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La squadra
Chi ha provato ad analizzare Virginia per la stagione 2020-21 ha più o meno applicato il motto: “stavolta non ci facciamo fregare dai Cavaliers“. Il senso è semplice: l’anno scorso la squadra pur allenata da un coach-leggenda come Tony Bennett doveva fare fatica, aveva perso molte pedine importanti nel reparto guardie e aveva giocatori nuovi da dover schierare in quintetto, tra cui l’italiano Tomas Woldetensae (#9 nella Top 10 degli europei). Poca esperienza, poco tiro, problemi in attacco. Eppure dal 20 gennaio in poi i Cavaliers hanno vinto 11 partite su 12, finendo quarti nella conference. Nessuno voleva incontrarli.
Perché parlare della scorsa stagione? Perché quest’anno Virginia ha più esperienza, molto più tiro e una panchina più profonda. “L’anno scorso avevamo sostanzialmente una sola guardia, ossia Kihei Clark, che doveva marcare la guardia più pericolosa avversaria, ma anche reggere quasi da solo le sorti dell’attacco”, ha commentato coach Bennett su Blue Ribbon. Morale, Clark in campo oltre 37 minuti a partita ed evidenti problemi nelle prime gare. Poi però la difesa di Virginia ha iniziato a mordere, chiudendo al primo posto della nazione.
Clark non dovrà più reggere l’attacco da solo. Intanto al suo fianco torneranno la guardia Casey Morsell, che ha lavorato sul tiro, e Woldetensae, che dovrà mostrare miglioramenti nella continuità offensiva e in difesa, ma entrambi con un anno in più d’esperienza. Poi finalmente scenderà in campo l’attesissimo Sam Hauser, transfer da Marquette e stretch four di prima categoria (44.5% da tre in carriera). Completerà il quintetto il lungo Jay Huff, tipico esempio di prodotto-Virginia: primo anno 8 minuti e invisibile, secondo anno quasi 10 minuti con stats ancora anonime, poi esplosione al terzo anno come uno dei migliori centri della ACC (primo per % di stoppate, secondo per eFG%). Una stagione da senior ancora ai vertici secondo molti lo porterebbe dritto dritto in Nba.
La vera differenza è che quest’anno Virginia avrà una panchina e anche per questo per BN parte favorita rispetto a storiche corazzate come Duke o North Carolina. La squadra è ricca di freshmen, che non saranno costretti a giocare minuti da titolari (come accaduto a Morsell o Woldetensae l’anno scorso). I nuovi arrivati sono peraltro, sulla carta, molto talentuosi. La guardia Reece Beekman dovrebbe dare il cambio a Clark in regia mentre Jabri Abdur-Rahim è un 2 metri versatile che sarà usato da Bennett in più posizioni. Ci saranno poi minuti anche per Kody Stattmann, Francisco Caffaro e il redshirt Kadin Shedrick, mentre il terzo recruit estivo Carson McCorkle, in teoria un grande tiratore, potrebbe anche essere lasciato ai blocchi nella sua prima stagione.
Starting Five
G – Kihei Clark – Jr, 2000, 175 cm
G – Casey Morsell– So, 2001, 190 cm
G – Tomas Woldetensae – Sr, 1998, 196 cm
F – Sam Hauser – R-Sr, 1997, 203 cm
C – Jay Huff – R-Sr, 1997, 216 cm
Giocatori in evidenza
Kihei Clark (10.8 punti, 4.2 rimbalzi, 5.9 assist) è alla #9 nella nostra Top 10 delle guardie e sarà il faro della squadra. I limiti più evidenti sono fisici, ma è il classico giocatore che non si dovrebbe valutare dalle sole statistiche. L’anno scorso, nonostante sia uno che difende al 100%, è stato in campo oltre 38 minuti di media in ACC con molte gare senza mai uscire dal campo, OT compresi. Paradossale: nella sua prima stagione a Virginia con accanto Kyle Guy e Ty Jerome tirava col 34.1% da tre, percentuale che l’anno scorso è passata al 37.5%. Prospetto interessantissimo: se non per la Nba, per l’Europa.
Sam Hauser (#3 nella Top 10 delle ali) è il “nuovo ingresso” più atteso nella ACC. Nel suo anno da junior a Marquette ha fatto pentole e coperchi riuscendo a portare contributo offensivo in ogni parte del campo (grande tiratore da tre) risultando efficace a rimbalzo. Certo, quel sistema era molto votato all’attacco, ma Hauser ha avuto tempo per studiare il meccanismo dei Cavaliers. Le sue prestazioni diranno molto della Virginia 2020-21. È mortifero dalla lunetta. Nella stagione 2019 ha tirato con il 92.4%. Meglio di lui tra le big conference fece solo Tyler Herro (93.5%).
Jay Huff (8.5 punti, 6.5 rimbalzi, 2.0 stoppate, #8 nella Top 10 dei lunghi) l’anno scorso ha fatto cose che voi umani manco potete immaginare. Soprattutto pensando al fatto che i due anni precedenti Huff era sostanzialmente un tizio che si alzava dalla panchina per dare qualche minuto di fiato ai compagni. Essere 216 cm aiuta, ma il senso della stoppata poi bisogna averlo e lui ce l’ha. La novità per coach Bennett è stata la produzione offensiva. Spicca la prestazione in cui ha sfiorato la tripla doppia contro Duke: 15 punti con 7/8 dal campo, 9 rimbalzi e 10 stoppate. Salute.
Curiosità
- L’anno scorso Virginia ha chiuso la stagione concedendo agli avversari 85.1 punti su 100 possessi, al primo posto in Ncaa per il secondo anno consecutivo. Per la stagione 2020-2021 le stime di KenPom attribuiscono alla squadra un AdjD di 83.3. Se il dato fosse davvero confermato, si tratterebbe della migliore difesa di sempre nella storia del college.
- Jabri Abdur-Rahim è figlio di Shareef Abdur-Rahim, talento di California di 202 cm e terza scelta assoluta nel Draft del 1996 (dopo Allen Iverson e Marcus Camby) dei Vancuver Grizzlies, franchigia che successivamente si è trasferita a Memphis.