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Nick Ward, mister sottovalutato

Non trovate Nick Ward nei mock draft della Nba, forse perché è solo 203 centimetri, forse perché è 113 chili, forse perché ci sono dubbi sul suo gioco fronte a canestro o forse perché ci sono casi in cui alcuni giocatori non attirano i riflettori. Nel corso del recente Phil Knight Invitational Tournament (di cui vi abbiamo raccontato tutto) il commentatore Bill Walton, uno che sa cosa voglia dire giocare in post basso, ha definito più volte il lungo di Michigan State “l’mvp del torneo”.

In fondo, è dall’anno scorso che il povero Ward tira la carretta per gli Spartans, unico a mantenere standard elevati nelle prestazioni nel corso di un’annata sotto le aspettative per la squadra. Secondo per usage% nella Big Ten, primo per %Shots, primo per rimbalzi offensivi, primo per falli conquistati, quarto per stoppate. Una macchina, tanto che in primavera ha poi testato le acque della Nba, decidendo poi di tornare al college.

Le sue caratteristiche? Primo, corre il campo benissimo, soprattutto in attacco.

 

È un lottatore e sa sia difendere il suo canestro…

 

… sia conquistare rimbalzi offensivi

 

Una volta con la palla in mano in ogni caso sa cosa farne e può andare a canestro…

 

… oppure scaricare per un compagno libero

Le sue statistiche si confermano nonostante il talento che ha attorno. I più visibili in ottica Nba sono Jaren Jackson e Miles Bridges, ma quando Ward è in campo i compagni continuano a farne il perno del gioco. E con lui MSU quest’anno fa davvero paura. E chissà che qualche scout non inizi a far andare la penna.

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