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Max Christie sarà il prossimo a stupire

Autore: Giulio Scopacasa
Data: 6 Gen, 2022

Ancor prima dell’inizio della stagione collegiale, Tom Izzo non aveva esitato ad alimentare le aspettative sulla propria recruiting class, definendo Max Christie potenzialmente “la miglior guarda reclutata dai tempi di Gary Harris”. Ad East Lansing essere paragonati all’attuale giocatore degli Orlando Magic è un’investitura di tutto rispetto. 198 centimetri per 86 chili, Christie è uno scorer dinamico in grado di fare la differenza in entrambe le metà campo. L’inizio un po’ altalenante lo ha tenuto fuori dai radar NBA, ma con il passare del tempo e l’arrivo delle partite nella Big Ten il suo mix d’istinti e di margini di miglioramento non può più essere ignorato dagli addetti ai lavori.

Figlio dell’Illinois

Max Christie è nato ad Arlington Heights, una tranquilla cittadina nella periferia di Chicago. La mamma, dopo aver segnato oltre 1000 punti con Northwestern, è diventata psicologa, mentre il papà ha giocato in qualche college minore prima di diventare pilota di aerei. Dopo aver vinto svariati premi individuali con Rolling Meadows High School, una medaglia d’oro con l’Under 16 del Team USA ed essersi guadagnato la possibilità di partecipare a tutti i principali showcase nazionali, il ragazzo si è allontanato per la prima volta da casa. Le pretendenti erano tante. Insieme agli Spartans, anche Duke, Villanova e Ohio State avevano fatto di lui una priorità.

In entrambe le metà campo

Arrivato a Michigan State con la nomea di scorer puro e capitalizzatore seriale di occasioni, Max Christie ha dimostrato di essere potenzialmente qualcosa di più. Tecnicamente è abbastanza preciso, rapido di piedi e sgusciante. Offensivamente è senza dubbio abile: segna da ogni posizione del campo e, nonostante non sia un freak atletico o particolarmente bravo a segnare assorbendo i contatti, ha un istinto naturale nel mettere la palla nel canestro.

Le basse percentuali sia dal campo che da tre punti non lo stanno aiutando di certo, ma si tratta di migliorare un po’ fiducia e shot selection. Intanto, in tal senso, fanno di certo ben sperare le sue uscite più recenti: 9 su 14 dall’arco nelle ultime tre gare. In transizione dà il meglio di sé, mentre ci sono ampi margini di miglioramento nelle letture e nel playmaking.

Dove il numero 5 di MSU ha stupito di più è la propria metà campo. “Sono felicissimo della sua difesa, oggi è stato incredibile”, ha detto Coach Izzo dopo la partita contro Louisville. Istinto e talento in attacco, applicazione e efficacia in difesa e un grande upside sono caratteristiche che non tutti i freshman possono vantare.

 

La Big Ten e i risvolti in ottica Draft

La competizione della Big Ten, come capita ormai ogni stagione, è davvero intensa. Michigan State ha iniziato alla grande (4-0) ma è attesa al varco dalle altre squadre della conference che popolano la Top 25. Alla vera prova del nove, anche Max Christie sarà chiamato a rispondere presente. Se finora gli occhi dell’intero panorama collegiale sono stati incollati su Johnny Davis, guardia di Wisconsin di cui vi abbiamo già parlato, potrebbero essere proprio gli scontri diretti a dare a Christie una possibilità di recuperare un po’ di terreno. Al momento è previsto che venga scelto in fondo al primo giro, ma le partite di conference sono appena iniziate e lui ha tutte le carte in regola per riassestarsi e avvicinarsi alla lotteria. Se non addirittura a entrarci.

What we learned about Michigan State in its exhibition win over Ferris State - mlive.com

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