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March Madness, ecco le 16 squadre più forti

March Madness 2020
Autore: Giulio Scopacasa
Data: 15 Feb, 2020

Manca un mese all’inizio della March Madness, un mese esatto dal Selection Sunday (che si terrà domenica 15 marzo), il committee dell’NCAA ha rivelato quelle che, al momento, sarebbero le migliori 16 squadre della nazione. Si tratta del quarto anno consecutivo in cui il committee ha scelto di comunicare i primi quattro seed dei diversi regional.

Seed #1

Baylor Bears   

Al primo posto assoluto, così come nel ranking AP, c’è Baylor. Le 19 vittorie consecutive e l’imbattibilità in Big 12 fanno sì che i ragazzi di Scott Drew si propongano come la squadra da battere. Senza una vera stella ma con giocatori di qualità come MaCio Teague, Jared Butler e Freddie Gillespie, i Bears sono una squadra ostica in entrambe le metà campo.

Kansas Jayhawks     

Grazie al miglior dynamic duo della lega Bill Self ha ottenuto una valanga di quality win (Dayton, Texas Tech e West Virginia per citarne alcune. A tratti il citato dynamic-duo formato da Devon Dotson e Udoka Azubuike sembra inarrestaibile. Con 30 punti di media combinati, riescono spesso ad a dare il meglio nei momenti decisivi. L’unica sconfitta nella Big 12 rimediata da KU è arrivata proprio contro Baylor.

 

Gonzaga Bulldogs

Con sette giocatori sopra i 10 punti di media, i Bulldogs si propongono come una delle squadre più solide e costanti, nonostante il grande turnover rispetto agli scorsi anni. Certo, la WCC (dove Gonzaga è imbattuta) non è considerata una power conference, ma la squadra di Mark Few ha dimostrato di potersela giocare contro tutti a livello nazionale.

San Diego State Aztecs

Se Gonzaga gode del beneficio del dubbio riguardo alla bassa competitività della conference, perché non dovrebbe trovarsi al seed numero 1 anche San Diego State? Gli Aztecs sono l’unica squadra imbattuta della Division I, guidata da Malachi Flynn, nonostante abbia affrontato poche squadre da Top 25, ma in entrambi i casi (Creighton e Iowa) riscuotendo vittorie nette.

Seed #2

Louisville Cardinals

Dopo un brillante inizio di stagione, i Cardinals hanno tirato un po’ il freno a mano durante il calendario della ACC, accumulando tre sconfitte. La difesa della squadra di Chris Mack è di tutto rispetto ed è proprio per questo motivo che Louisville avrà bisogno di tutto il supporto possibile offensivamente di Jordan Nwora, spesso assente nei momenti decisivi.

Jordan Nwora - Louisville

Jordan Nwora – Louisville

Dayton Flyers

Grazie alla crescita di Obi Toppin, Dayton si candida tra le pretendenti per titolo nazionale. In più i Flyers aggiungono una serie di tiratori che superano il 40% dall’arco. La squadra di coach Anthony Grant ha le carte in regola per far male a chiunque in questa March Madness, come già dimostrato a inizio stagione contro Kansas.

 

West Virginia Mountaineers

I Mountaineers hanno avuto la testa di serie n. 2 contro ogni aspettativa. Due vittorie contro squadre del ranking (#2 Ohio State e #22 Texas Tech) hanno permesso alla squadra di Bob Huggins di trovarsi al quarto posto di una conference competitiva come la Big 12. Il motore di West Virginia è Oscar Tshiebwe, sempre presente nella lotta sotto il ferro.

Duke Blue Devils

Dopo una vittoria rocambolesca nel derby contro North Carolina, Duke è in piena lotta per la vittoria della ACC. I Blue Devils, grazie alla coppia formata da Tre Jones e Vernon Carey Jr. e a una batteria di scorer di tutto rispetto sono una potenza offensiva. In più da qualche anno la difesa dei Blue Devils ha iniziato a essere un fattore. Insomma, saranno nuovamente protagonisti nel corso della March Madness.

Seed #3

Seton Hall Pirates

A inizio stagione si diceva che i Pirates dipendevano da Myles Powell. Il che è vero, ma la squadra vista nelle ultime settimane non può fare a meno nemmeno di Quincy McKnight. Il playmaker ha dimostrato di poter guidare Seton Hall senza Powell, e per questo il suo infortunio al ginocchio ha spaventato coach Kevin Willard. Con lui e Powell al meglio i Pirates sono da Final Four.

Florida State Seminoles

I Seminoles sono una delle squadre più interessanti tra le 16. Le doti a disposizione di coach Leonard Hamilton sono tante, a partire dall’esperienza di Trent Forrest e MJ Walker. A questa si deve sommare il potenziale di Patrick Williams, freshman esploso ultimamente e la solidità di Devin Vassell, sophomore da NBA.

Villanova Wildcats

Collin Gillespie e Saddiq Bey stanno finalmente producendo quanto atteso, ma Villanova resta una delle squadre più incostanti tra le pretendenti al titolo. Jeremiah Robinson-Earl ha fatto vedere buone cose, ma dà sempre la sensazione di poter fare di più. Tre sconfitte di fila nella Big East hanno affossato le possibilità dei Wildcats di ottenere un seed più alto.

Maryland Terrapins

A parte una settimana-no nella quale sono arrivate due sconfitte nella Big 10 contro Iowa e Wisconsin, Maryland ha dimostrato qualità e costanza come poche altre squadre. L’attuale primo posto nella conference è il risultato di ottime prestazioni arrivate da parte di quello che è il fulcro del progetto Terrapins: il trio formato da Anthony Cowan Jr, Aaron Wiggins e Jalen Smith.

Seed #4

Auburn Tigers

Dopo quindici vittorie consecutive per iniziare la stagione, i Tigers hanno avuto un calo fisiologico che si è trasformato in due sconfitte di fila. La ripresa, però, è stata netta e Auburn si trova attualmente alla settima vittoria di fila. Bruce Pearl sa benissimo di avere una squadra di altissimo livello, tra l’esperienza di Samir Doughty e la freschezza di giovani come Isaac Okoro.

Michigan State Spartans

Un quarto seed non è sicuramente quello che Tom Izzo si sarebbe aspettato a inizio stagione, dall’alto del primo posto dell’early ranking dell’AP. Invece, dopo l’incostanza della non-conference, il colpo più duro è stato assestato dall’ultimo periodo, dove sono arrivate tre sconfitte consecutive nella Big 10 contro Wisconsin, Penn State e Michigan. E ora entreranno alla March Madness non più da super favoriti.

Oregon Ducks

Se i Ducks restano aggrappati a Colorado nella Pac 12, un bel po’ del merito è di Payton Pritchard, anima e cuore di questa squadra. 19.3 punti, 6.0 assist e 4.5 rimbalzi sono le medie della stella, in grado anche di coinvolgere al meglio i compagni. Chris Duarte sta piano piano prendendo fiducia, ma sarà difficile aspettarsi troppo da un roster con una panchina così poco profonda.

Butler Bulldogs

Dopo un inizio di stagione a tutta birra, Butler ha perso cinque delle ultime otto partite nella Big East. Nonostante un super Kamar Baldwin, le difficoltà dei Bulldogs sembrano essere strutturali. Quando il numero 3 non è al suo meglio, è difficile per la squadra di Lavall Jordan restare in partita. Nel corso della March Madness, quando è richiesta costanza di risultati, potrebbe non essere facile.

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