Al terzo anno sulla panchina degli Huskies, coach Dan Hurley sembra aver dato alla squadra una precisa identità: Connecticut è una squadra solida, intensa, che si trova a suo agio all’interno delle partite più dure e faticose. L’attacco degli Huskies è caratterizzato da azioni lunghe e manovrate, in cui l’obiettivo è muovere la difesa fino a trovare il varco giusto. Inoltre, la presenza di una valida batteria di rimbalzisti – da Tyrese Martin ad Adama Sanogo passando per Isaiah Whaley – garantisce un dominio quasi totale sotto i tabelloni.
Secondo KenPom, infatti, UConn cattura addirittura il 36.8% dei rimbalzi offensivi. Una miniera d’oro di seconde occasioni, che spesso costringono le difese avversarie ad uno sforzo prolungato: per informazioni chiedere a Creighton degli ultimi convulsi trenta secondi della semifinale di conference.
Nella metà campo difensiva, con a disposizione due specialisti come Sanogo e Whaley (3.6 stoppate a partita combinate), la strategia è cercare di forzare avversari a penetrare, con l’obiettivo di farli finire intrappolati dalle braccia dei due giganti che proteggono il ferro. In generale, UConn riesce a bloccare il 14.4% (!) dei tentativi complessivi degli avversari, una delle migliori percentuali dell’intera Division-I.
In questa stagione i ragazzi di coach Hurley hanno portato a casa tutte le partite che “dovevano” vincere, incluse le due contro i futuri campioni della Big East di Georgetown, ma non hanno ancora ottenuto lo scalpo di una squadra più blasonata, o che figurasse nella top 25 di AP. Quale migliore occasione della March Madness per rompere il tabù?
Quintetto
G – RJ Cole
12.3 PTS, 4.4 AST, 1.2 STL
G – James Bouknight
19.0 PTS, 5.7 REB, 1.9 AST
G – Tyrese Martin
10.7 PTS, 7.3 REB, 1.0 STL
F – Isaiah Whaley
8.1 PTS, 5.1 REB, 2.6 BLK
F – Adama Sanogo
7.44 PTS, 4.8 REB, 1.0 BLK
Giocatori chiave
Il giocatore di gran lunga più talentuoso tra quelli a roster, dotato di un QI cestistico notevole. UConn vive dei suoi spunti, della sua elettricità: non è un tiratore né un passatore d’elitè, ma è sempre nel cuore del gioco e ha a disposizione numerose armi per fare del male alle difese avversarie. Il suo addio a fine stagione è praticamente sicuro, dato che diversi mock draft lo posizionano tra le prime dieci scelte del prossimo Draft.
- TYRESE MARTIN – Jr. – SG/SF – 198 cm, 97 kg
Giocatore abbastanza atipico per il modo in cui coniuga stazza ed agilità: guardia sovradimensionata, nello scacchiere di coach Hurley è un 3 che punisce la difesa sfruttando gli spazi aperti dai compagni. Piuttosto completo, spiccano le sue doti da rimbalzista: sta viaggiando a 7.3 carambole catturate di media a partita, ed in generale sembra uno di quelli che sul parquet fissano l’asticella dell’intensità per il resto della squadra.