A lui sono state date tutte le chiavi dell’attacco dei Red Raiders, con l’ovvia controindicazione che, una volta bloccato lui, le cose non funzionano benissimo. Ma il transfer da Georgetown è tipo tosto e sa fare canestro in tanti modi, mentre alla difesa come sempre d’eccellenza contribuiscono tutti.
La fisicità di Terrence Shannon dalla panchina, la leadership di Kyler Edwards e il lavoro oscuro sotto i tabelloni di Marcus Santos-Silva, altro transfer da VCU, hanno consentito a Texas Tech di dar fastidio a tutti in una conference stracompetitiva come la Big 12, nonostante problemi chiari come la panchina non proprio infinita e la scarsa pericolosità dall’arco. Ma il carattere è sempre lo stesso, impresso alla squadra da un vero coach di college basket che sa ottenere il massimo da tutti i giocatori a prescindere da loro talento

Mac McClung – Texas Tech
Quintetto
G – Kyler Edwards
PTS 9.8, REB 4.6, AST 2.7
G – Mac McClung
PTS 16.4, REB 2.6, AST 2.4
F – Kevin McCullar
PTS 10.0, REB 6.6, AST 2.1
F – Micha Peavy
PTS 5.8, REB 3.2, AST 1.8
F – Marcus Santos-Silva
PTS 8.5 REB 6.5 BLK 1.2
Giocatori chiave
Il saltatore bianco con le molle nelle gambe è stato la prima arma offensiva dei Red Raiders dal primo minuto in cui è arrivato a Lubbock. Motore sempre acceso in perpetuo movimento, rispetto alla macchina da highlights che era a Georgeotwn, è senz’altro diventato un giocatore più completo, anche perchè con Chris Beard chi non difende si accomoda in panchina. E lui ha imparato a sbattersi sui due lati del campo, senza togliere nulla alla sua produzione offensiva che rimane di primo livello e senza la quale Texas Tech non va proprio da nessuna parte.
- TERRENCE SHANNON – So. – SG – 196 cm 98 kg
Ecco un altro che, quando schiaccia, spesso lascia con la bocca spalancata. Ci si aspettava tanto da lui, forse troppo, ma gli ha fatto onore e anche bene la scelta ovviamente condivisa con Chris Beard di partire dalla panchina piuttosto che in quintetto. Resta la più credibile alternativa in attacco a MacClung, anche perchè gambe e talento di certo non gli mancano. E se esplode definitivamente, la March Madness dei Red Raiders, potrebbe avere durata diversa.