La squadra
Tra i misteri della Ncaa ce n’è uno che riguarda Wisconsin e la sua capacità di essere sempre una brutta gatta da pelare per tutti gli avversari, qualsiasi sia l’avversario. Lo stile di gioco impresso da Bo Ryan e portato avanti da Greg Gard rende i Badgers una vera mina vagante al Torneo. Nessuno, nemmeno le big, vorrebbe mai incontrarli. Ridendo e scherzando parliamo della 4° miglior difesa della nazione (per Kenpom). Fanno tirare male gli avversari (malissimo da 2 punti) e concedono pochissimi tiri liberi. Il leader della squadra è Ethan Happ, un fenomeno dell’attacco in post con il tallone d’Achille dei tiri liberi, ma ci sono anche i frombolieri da 3 (D’Mitrik Trice e il matto Brad Davison) e il fenomeno fisico Khalil Iverson, un 6-5 capace di volare e di difendere su chiunque.

D’Mitrik Trice e Kahlil Iverson
Giocatore chiave
Molto difficile trovare parole per descrivere adeguatamente Ethan Happ, che fa innamorare chiunque lo guardi giocare. Nella classifica del Kenpom player of the year Happ è saldamente al comando davanti a Jarrett Culver, Carsen Edwards, RJ Barrett e Grant Williams. L’anno scorso in testa c’era Trae Young, per capirci. La cosa che stupisce non è tanto la produzione dei punti quanto l’intelligenza nella gestione della palla, che fa di Happ il secondo per assist-rate in tutta la Big Ten dietro Cassius Winston, un dato che per un lungo di 208 cm è mostruoso. Proprio la statistica dei suoi assist è uno dei termometri di Wisconsin. Quando ne smazza almeno 5 la squadra ha un record di 13-2, quando sta sotto il record è 8-7.

Ethan Happ – Wisconsin
Prospetti
Il “guaio” di Happ è che non ha range oltre i 2/3 metri da canestro (0/5 da 3 in stagione, 1/16 in carriera) e che tira un pessimo 46.8% dalla lunetta, pur tentando almeno 5 liberi a partita. Si tratta di handicap tali da rendere quasi impossibile una sua chiamata in Nba. Essendo senior, bisognerà capire se post March Madness qualche squadra in Europa (o altrove) punterà su di lui, facendo una scommessa che in prospettiva potrebbe pagare. Perché al netto dei suoi handicap, tra attacco e difesa parliamo di un player con pochi eguali.
Pronostico
L’approdo alle Sweet 16 sembra il traguardo massimo cui può puntare Wisconsin. Ma si tratta di un best case scenario.