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Keon Johnson e Jaden Springer, lo Yin e lo Yang

Keon Johnson Jaden Springer
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 5 Feb, 2021

Contro Mississippi State l’hanno vinta loro. Contro Kansas sono stati i leader di una grande vittoria. Contro Ole Miss hanno sofferto tantissimo e, se i Volunteers hanno perso, è anche colpa loro. Sì, ma loro chi? Parliamo di Keon Johnson e di Jaden Springer, due freshmen determinanti per il futuro di una Tennessee fin qui troppo altalenante per essere pericolosa. Due giocatori simili nelle soluzioni in campo, ma dall’approccio differente. Un po’ come lo Yin e lo Yang, il dualismo filosofico che ben rappresenta la stagione dei Vols.

Yin e Yang

Yin e Yang sono due forze opposte ma complementari, tramite le quali si crea l’universo in tutti i suoi aspetti. Tradotto in termini cestitici, lo Yin è quando entri in crisi, il tuo attacco non va, perdi palloni, tiri male e perdi la partita. Lo Yang, invece, è quando la tua difesa gira, l’attacco riesce a creare buoni tiri, prendi fiducia e vinci partite importanti. Per Tennessee, quella contro Ole Miss è stata una partita Yin soprattutto nel secondo tempo e quella contro Kansas una partita Yang. 

Questo succede quando ti ritrovi a febbraio senza avere un leader definito in attacco: John Fulkerson è in crisi di identità, Yves Pons, per quanto migliorato, non può esserlo su entrambi i lati del campo e Santiago Vescovi si sta incartando sui propri limiti. In questo vuoto di potere, nel reparto esterni si sono inseriti Johnson e Springer, gli unici due giocatori capaci, potenzialmente, di creare un vantaggio in attacco e allo stesso tempo di difendere forte e con intelligenza senza troppe sbavature. Essendo due freshmen, però, non sempre i risultati sono quelli sperati.

Yin e Yang fanno un balletto cosmico, un gioco d’alternanza, un gioco che anche Johnson e Springer fanno. Le caratteristiche dei due sono simili: spesso ricevono il pallone a difesa già mossa, corrono sui blocchi per tagliare a canestro o per salire a ricevere e creare gioco per sé e per i compagni. Ma lo stile è completamente diverso.

Quello di Keon Johnson è più selvaggio ed esuberante, grazie ad un atletismo e un controllo del corpo in volo che gli permettono di fare cose che pochi possono azzardare. Nonostante ciò, è un giocatore dall’alto QI e questo gli consente di essere una minaccia senza palla con tagli backdoor, usando i blocchi dei compagni o in transizione, scatenando tutta la sua forza dirompente, cosa che non riesce a fare con il pallone in mano, dove ancora tende a perdere l’equilibrio sul primo passo.

Quando, invece, riesce ad essere più posato, le soluzioni aumentano. Quella più usata (il 40.4% delle sue conclusioni) è dal mid range, che arriva in due modi: l’arresto-e-tiro dopo un blocco o il fadeaway partendo dal post. Lì riesce a fare male agli avversari (38.6% con pochissime conclusioni assistite) nonostante sia un tipo di opzione a bassa resa come efficienza, mentre il jumper dall’arco risente di una meccanica ancora ballerina (26.1% da tre).

Dal pick and roll ha soluzioni leggermente più sofisticate di Springer per andare a segnare: cambia spesso direzione, usa entrambe le mani (la sinistra è la sua preferita) e l’atletismo è una risorsa fondamentale per sgasare, far vedere la targa al difensore e chiudere al ferro. Non è un passatore fantasioso, ma se raddoppiato trova sempre l’uomo libero.

La sua attività infaticabile è perfetta per colmare il suo gioco con le piccole cose. Non si stanca mai di tagliare, piazzare blocchi ciechi e dare un passaggio sicuro ad un compagno. 

La pazienza, dote molto orientale, è un tratto distintivo di entrambi. Quasi mai forzano la giocata, anzi spesso li vediamo leggere velocemente la scelta difensiva e agire di conseguenza.

Jaden Springer, ad esempio, è un giocatore che pondera quasi sempre le scelte che compie e per questo risulta così efficiente da tre (56.2%). È molto più calmo nel decidere che giocata fare, anche perché non ha la stessa esplosività e forza nelle gambe di Johnson, però è persino più bravo nel concludere al ferro (68.8% contro il 59.5% del compagno) grazie alla sua imprevedibilità.

Coraggioso nel giocare contro il corpo dell’avversario, capace di sgusciare tra le braccia dei difensori, bravo a racimolare falli, a convertirli in punti e fantasioso nell’assistere i compagni all’ultimo secondo possibile.

 

Ecco, sul lato della creazione c’è il grande scarto con Johnson. Springer regala chilometri di spazio ai compagni, sa pescare il rollante o il tagliante anche con soluzioni non banali, ma soprattutto sistema l’attacco. Spesso legge il gioco in anticipo, ribalta il lato e crea un vantaggio capitalizzato da altri. È diventato così centrale nelle ultime partite che Barnes ha iniziato a far giocare Santiago Vescovi principalmente come tiratore sui blocchi e playmaker secondario.

 

È così importante che quando Ole Miss ha alzato la pressione su di lui negli ultimi dieci minuti di partita, Tennessee non ha segnato più un canestro. Come e più di Johnson, abusa un po’ delle soluzioni dal mid range, forzando la giocata anche in malo modo.

La squadra deve ancora abituare a fidarsi completamente di loro due nei minuti finali. Contro Mississippi State, dove 8 degli ultimi 10 punti a timbro Johnson & Springer, abbiamo visto Fulkerson negare un giusto pick and roll chiamato da Springer, dicendogli di andare da Pons, che attacca poi da fermo, buttando via una potenziale occasione.

 

Maestri zen della difesa

Sun Tzu dice che l’invincibilità risiede nella difesa, ma non si era mai scontrato con Gonzaga e Baylor. Tennessee è lontana dall’essere invincibile, ma ha la miglior difesa per KenPom grazie all’onniscienza di Pons, un sistema che funziona e l’apporto che i due freshmen riescono a dare.

Letture, velocità, rotazioni e braccia lunghe: a entrambi piace difendere perché la prendono sul personale. In uno-contro-uno sono davvero difficili da battere: Johnson con il suo mix di atletismo e braccia lunghe, Springer coi suoi piedi rapidi. Infatti, coach Barnes spesso li ha messi sugli avversari di turno più temibili, come Scottie Pippen o Ochaj Agbaji, e riescono anche a combinare le forze in alcune situazioni.

Dopo la sconfitta contro Alabama, coach Barnes ha deciso di spostare Keon Johnson in quintetto per migliorare la difesa. I risultati, complice anche l’infortunio di Springer, si sono visti solo nelle ultime partite dove la difesa è tornata ai livelli di inizio stagione

Difesa Tennessee

Grafico di Barttorvik.com

Entrambi devono ancora capire come lavorare sui blocchi avversari, dove tendono a schiantarsi. Tolto questo, sono due pedine cruciali in difesa. Johnson è un rapace ad ogni palla contesa e gioca al limite ogni volta che tenta di rubare il pallone. In aiuto è puntale nello scippo e l’atletismo spesso lo porta anche ad essere uno stoppatore spettacolare, sennò spesso cala la ghigliottina (come nella quarta clip di questo tweet). Il risultato è o palla, e un super recupero, o fallo. Per il resto, ha delle caratteristiche fisiche e un’intensità di gioco che lo rendono un prospetto interessante anche da questo punto di vista.

Jaden Springer è un giocatore rapido di testa e di piedi. La capacità d’incollarsi all’attaccante è la cosa che salta più all’occhio, ma la velocità con cui capisce le intenzioni dell’attacco e ruota per andare a chiudere la linea di penetrazione, negare il passaggio o, addirittura, proteggere il ferro, è la cosa che lo rende più interessante per il piano di sopra. L’altezza gli nega la versatilità difensiva, ma l’intelligenza, unita a un eventuale irrobustimento fisico, lo potrebbe portare a diventare un gran difensore di squadra.

 

Trovare l’equilibrio, trovare la vittoria

La chiave, per la filosofia cinese, è trovare l’equilibrio tra le due forze che si scontrano. L’obiettivo di Tennessee è trovare una via di mezzo in un attacco in cui o va tutto male o va tutto bene.

La meta per Johnson e Springer è l’Nba, ma per arrivarci serve continuità. Nell’ultimo aggiornamento del nostro Super Mock Draft, Keon Johnson è alla #10 e Jaden Springer alla #18. Il talento Nba c’è tutto – parola di Fran Fraschilla – anzi sono tra i più convincenti two-way player della prossima classe Draft.

L’attacco dei Vols dà possibilità a tutti di segnare (tra i nove giocatori con più minuti, si passa dal 16% di Usg% di E.J. Anosike al 25% di Johnson) e cerca di non accentrare le responsabilità su nessuno, ma manca ad entrambi la prestazione-manifesto, manca il riflettore puntato per i due freshmen. Alabama sembra ormai irraggiungibile per Tennessee, che non può far altro che aumentare la responsabilità di Johnson e Springer, sperando che trovino la chiave dell’equilibrio e quindi diventare pericolosi.

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