La settimana della Big 12 è stata caratterizzata dall’annuale challenge con la Sec che ci ha privato degli scontri diretti nella conference, regalandoci però qualche sorpresa. La Big 12 vince 6-4 lo scontro, ma le due capoliste Kansas State e Kansas hanno perso rispettivamente contro Texas A&M e Kentucky. Visto che sno state giocate la metà delle gare, sfruttiamo l’occasione per assegnare i premi di metà stagione della Big 12
Miglior squadra: Kansas State
I Wildcats di coach Bruce Brown sono in testa alla Big 12 dopo un pessimo avvio, 0-2. La svolta è arrivata con la vittoria allo scadere contro Iowa State che ha ridato fiducia al leader Barry Brown. In più, hanno saputo far fronte all’assenza del loro miglior giocatore, Dean Wade, il quale ora che è tornato non sembra aver intenzione di fermarsi. La difesa è super, quarta per AdjD con 87.2. Hanno però dimostrato di soffrire la zona, come ha mostrato Texas A&M che ha scommesso sulle percentuali da tre, 7/31 nelle partita, dei Wildcats.
Sorpresa e Coach of Midseason: Baylor e Larry Drew
Alzi la mano chi si sarebbe aspettato Baylor al primo posto al giro di boa. Tanto per cominciare sono il miglior attacco della conference e questa è una novità per una squadrin passato sempre considerata “difensiva”. Coach Larry Drew sta facendo un lavoro pazzesco, sfruttando l’esperienza del grad transfer da Yale Makai Mason. Il tedesco fa girare l’attacco al meglio, variando le soluzioni al tiro e aprendo gli spazi per due tiratori micidiali come King McClure e Devonte Bandoo. La difesa è la solita difesa-Bears (ad esempio 47 punti e il 27% dal campo lasciati ad Oklahoma). Da testare fuori casa, dato che finora hanno disputato le partite più complesse con il pubblico a favore.
Delusione: Kansas
Anche qui, alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato. Due sconfitte consecutive, entrambe in trasferta, la prima più comprensibile contro Kentucky, la seconda meno preventivabile contro Texas, meno. Bill Self è in confusione con le rotazioni: contro i Longhorns Ochaj Agbaji è stato il più utilizzato con 35 minuti (giustamente, è stato il migliore dei suoi) mentre fino ad un mese fa il nigeriano era destinato alla redshirt season. Non si è ancora capito chi è il cambio di Dedric Lawson e quando la star della squadra viene raddoppiata, Kansas rischia di colare a picco, data la discontinuità di Lagerald Vick e l’inconsistenza di Quentin Grimes. Pronti a perdere lo scettro.
Newcomer and freshman: Marial Shayok e Talen Horton Tucker (Iowa State)
Premi a tinta Cyclones. L’impatto dell’ex Virginia è stato più importante di quello che ci si aspettasse. Non ha portato solo contropiede e atletismo, ma sta dimostrando un buonissimo tiro da tre, 41%, e intelligenza nei movimenti che lo liberano sotto canestro (tira il 73% nei pressi del ferro). Horton Tucker è in formato ridotto quello che è Shayok. Un cubo di mattoni che si abbatte sugli avversari a velocità impressionante in transizione, mentre a difesa schierata ha un tiro da tre ancora ondivago, ma è un problema costante in backdoor. In difesa pecca di esperienza, ma sull’uomo è impressionante. 40 punti per la coppia Shayok-Horton Tucker nell’uspet ai danni di Ole Miss.
Miglior prospetto: Jarrett Culver
Serio candidato al Player of the year sia in conference sia per l’intera Ncaa. Culver sta dimostrando una leadership e una capacità di mettere punti a referto in autonomia che lo scorso anno non erano emersi. Suona lo stesso spartito suonato da Keenan Evans la scorsa stagione, soltanto in maniera migliore. Sa segnare in tutti i modi, sia dal palleggio che azionato da compagni. Buon rimbalzista (aiutato anche dal sistema difensivo di TT) e difensore potenzialmente eccezionale. Possibile top ten al draft.