La settimana Nba ha visto il definitivo crollo dei Warriors, sembra impossibile un loro approdo ai playoff già dopo 14 partite disputate. Nelle parti nobili della classifica a ovest ci sono i Lakers che corrono trainati dal duo delle meraviglie formato da Lebron James e Anthony Davis. Sempre a ovest, dopo un avvio poco brillante i Rockets hanno dimostrato di essere tra le pretendenti, mentre i Clippers non stanno vivendo un momento brillantissimo.
A est i Celtics sono sempre primi, ma a destare sorpresa sono gli Heat che continuano a vincere. Bene i Bucks e i Raptors, in alto nonostante il terremoto estivo. Momento di appannamento per i 76ers, che iniziano a balbettare.
Detto delle squadre, vediamo a livello di singoli qual è stato il quintetto Nba della settimana.
Luka Doncic
I Mavs continuano ad avere alti e bassi, come prevedibile ad inizio stagione, ma il ventenne sloveno no. Viaggia intorno alla tripla doppia di media (è anche il più giovane dopo Lebron James ad aver messo a segno una tripla doppia con 40 punti) e le sue prestazioni sono sempre costanti. È il punto di riferimento della squadra, che se vorrà ambire a qualcosa in più – playoff in primis – dovrà puntare su di lui. Nelle 4 partite della settimana i Mavs hanno raccolto 2 vittorie e due sconfitte, pesante quella di New York contro i disastrati Knicks.
James Harden
Con 47 punti ha letteralmente ribaltato i Clippers, gridando al mondo: per il titolo ci siamo. L’intesa con l’altro fenomeno dei Rockets, Russell Westbrook, si sta affinando. Le doti del “barba” sono ormai conosciute da tutti, da anni è uno dei migliori realizzatori Nba. Adesso sembra pronto per un ulteriore step, prendendosi la squadra sulle spalle non solo a livello realizzativo (dopo 13 partite viaggia con 39,5 di media), ma di gioco. I risultati sono sotto gli occhi di tutti con 5 vittorie nelle 5 partite settimanali.
Lebron James
Si è scelto la squadra, ha influito sulle scelte dei giocatori del roster e sta giocando da predestinato. Lebron James non ha bisogno di dimostrare nulla, ha già fatto vedere molto, ma questa stagione è partito alla grande. Dopo 13 gare è il miglior assistman della Lega (viaggia a 11,2 di media). In campo può fare tutto, non lo si scopre adesso, ma in questa stagione sta ricoprendo sempre di più il ruolo di regista e di “libero” in difesa. Le 4 vittorie nelle 5 partite settimanali, e il primato ad ovest, al momento fanno dei Lakers i maggiori indiziati al titolo.
Giannis Antetokounmpo
I Bucks continuano la loro scalata verso la vetta della East Conference, e naturalmente lo fanno grazie al loro fenomeno greco. La squadra di Milwaukee dipende dal loro uomo simbolo che è in testa nelle statistiche di squadra in tutti i fondamentali. Sono 3 vittorie su 3 partite giocate nella settimana. Con Antetokounmpo i suoi compagni riescono ad essere più liberi e a finalizzare. I difensori guardano solo lui, ma spesso non basta. Anche perché ha migliorato il tiro da fuori: il 58% dal campo e il 32% dall’arco sono infatti il massimo in carriera per il greco.
Anthony Davis
È stato l’oggetto dei desideri dei Lakers e di Lebron, e in questo inizio di stagione si è capito perché la squadra di Los Angeles si è privata di asset futuri importanti. Con James divide quasi alla pari il bottino di punti, viaggia a 24,5 di media contro i 25 di Lebron. Fisicità, talento e sapienza tattica: tutto ciò che serviva ai Lakers per diventare una squadra da titolo.