Eccola qui, la nostra Preseason Top 25 per il 2020-21. C’è ovviamente di tutto fra formazioni su cui puntare con sicurezza ed altre intriganti ma piene d’incognite. Nei link qui sotto trovate le schede dettagliate dedicate alle squadre.
1. GONZAGA – Gli Zags hanno perso pezzi, eppure hanno quanto basta per una stagione da protagonisti assoluti. Kispert a indicare la via, Ayayi prossimo alla consacrazione, sophomore in rampa di lancio (con Timme che è già una certezza) e debuttanti di lusso (Suggs in primis).
2. VILLANOVA – Un solo addio, seppur pesante (Bey), rappresenta una gran notizia per Jay Wright, coach che ha costruito le proprie fortune su squadre rodate. Questi Cats sono più profondi ed esperti, con Gillespie al timone e Robinson-Earl come talento più fulgido del roster.
3. BAYLOR – I Bears avevano dominato l’anno scorso, salvo perdere il fiato sul rettilineo finale della corsa al titolo nella Big 12. Coach Drew ha però a disposizione il grosso di quel bel nucleo e può riprovarci. Jared Butler e una difesa d’élite sono le armi principali per spodestare Kansas.
4. VIRGINIA – L’anno giusto per tornare grande? Sembra di sì. Clark e Huff sono garanzie, il nostro Wolde ha fatto bene all’esordio, l’arrivo di Hauser e l’auspicabile crescita di Morsell (in difficoltà da freshman, ma la stoffa c’è) dovrebbero ridare linfa a un attacco inceppato.
5. KANSAS – Magari non farà sfracelli come un anno fa, ma Bill Self ha uno dei migliori difensori in circolazione (Garrett) e un Agbaji che pare pronto al ruolo di primo attore. Equilibri e gerarchie tutte da definire, ma anche una panchina lunghissima con la quale sperimentare.
6. IOWA – Avere in roster un lungo dominante come pochi e candidato principale a NPOY (Luka Garza) è già molto. Metteteci anche il ritorno di Wieskamp in un attacco già di suo sfavillante e avrete una squadra ultra pericolosa, anche in una Big Ten da Battle Royale.
7. WISCONSIN – Un quintetto di soli senior, nessuna stella, nessuno che fa i capricci e tantissima solidità in entrambe le metà campo. Gli ottimi risultati della scorsa annata non dovrebbero essere un caso e Greg Gard punterà a fare il bis nella Big Ten, magari in solitaria stavolta.
8. DUKE – Moore, Hurt e Baker guidano una truppa come sempre ricca di talento. Rispetto agli ultimi anni, non dovremmo vedere un freshman superstar, ma il mix complessivo è davvero promettente. Occhio a Tapé: a Columbia aveva dato solo un assaggio del suo potenziale.
9. KENTUCKY – Quando si parla di talento giovane, non si prescinde mai da UK. Nel suo solito gran turnover di volti, coach Calipari dà il benvenuto a sei matricole tra cui due Top 10 (Boston e Clarke). Con Sarr schierabile da subito, i favoriti della SEC sono loro.
10. ILLINOIS – Per Underwood è una stagione da ora o mai più. Pochi possono vantare una coppia come Dosunmu-Cockburn. Il contorno deve però fare un passo in avanti. Se arriveranno gradite sorprese dai frosh Miller e Curbelo, ci sarà di che divertirsi con quel backcourt.
11. TENNESSEE – I balbettii dell’annata scorsa dovrebbero essere un ricordo. Yves Pons, candidato a difensore dell’anno, e l’affidabilissimo John Fulkerson guidano una squadra con tanti underclassmen ma comunque ben assortita nei vari reparti.
12. CREIGHTON – La Big East è un rebus, ma una cosa pare chiara (sulla carta): i Bluejays saranno i principali antagonisti di Nova. Nonostante l’addio di Ty-Shon Alexander, coach McDermott ha ancora tanta potenza di fuoco fra le guardie grazie al super duo Zegarowski-Ballock.
13. UCLA – Tanto di cappello a Mick Cronin, passato dalle stalle alle stelle nel suo primo (e difficilissimo) anno californiano. Ora però viene il bello: se questa squadra piena di conferme (più Juzang, ex Kentucky) assorbirà definitivamente la filosofia del coach, potrà fare tanta strada.
14. TEXAS TECH – È reduce da un’annata insoddisfacente, ma Beard non è uno contro il quale scommettere. Ci sono volti nuovi di pregio (Burnett, Ntambwe, Santos-Silva e anche McClung in attesa di waiver), oltre a Shannon ed Edwards dai quali è lecito aspettarsi ottime cose.
15. WEST VIRGINIA – Tshiebwe e Culver formano una delle migliori coppie di lunghi nella D-I. Difesa e rimbalzi sono i due grandi punti di forza dei Mountaineers. Il reparto guardie ha lasciato a desiderare, ma un anno di esperienza in più potrebbe giovare in modo determinante.
16. MICHIGAN STATE – Perdere un floor general come Cassius Winston non è roba da poco, ma gli Spartans hanno un reparto di ali d’oro (grazie anche all’arrivo di Joey Hauser). Se Joshua Langford dovesse essere finalmente sano, coach Izzo potrà continuare a dire la sua nella Big Ten.
17. RUTGERS – Sì, avete letto bene: l’eterna cenerentola Rutgers è nella Top 25. Non una gran sorpresa, visto quanto di buono fatto l’anno scorso. Le rotazioni saranno quasi le stesse e si riparte da una difesa complicata da affrontare. Occhi puntati su Ron Harper Jr. e su Geo Baker.
18. HOUSTON – Passano gli anni ma i Cougars di coach Sampson restano sempre al top. Non c’è motivo di pensare che quest’anno sarà diverso. Al netto di qualche defezione (Fabian White, infortunato), Houston ha quel che serve per far sua la American, o persino dominarla.
19. NORTH CAROLINA – Aspettatevi dei Tar Heels in ascesa, anche perché non fare meglio dell’anno scorso è difficile. Con Garrison Brooks in testa, c’è un reparto lunghi bello e profondo. Per il resto, le incognite abbondano ma c’è talento sufficiente per una stagione di alto livello.
20. ALABAMA – Farà i conti con l’addio di Kira Lewis, ma un Quinerly in cerca di riscatto è forse abbastanza per non farlo rimpiangere. Due certezze fra le ali (Petty e Jones), una guardia con margini di crescita (Schackleford) e un coach affamato di successi. Pericolosa.
21. FLORIDA STATE – Con Leonard Hamilton vale il discorso fatto per Sampson: il modo di restare in alto lo trova sempre. E il successo nella ACC dell’anno scorso ne è l’ennesima conferma. Occhi puntati su Scottie Barnes, uno dei freshmen più attesi di questa stagione.
22. OREGON – Pritchard non c’è più ma state certi che coach Altman troverà il modo per far quadrare il cerchio (anche se probabilmente ci vorrà un po’). Le pedine non mancano. Grazie anche ai transfer in arrivo (in attesa del waiver di Figueroa), i Ducks saranno profondi ed esperti.
23. RICHMOND – Nella stagione passata, non c’era nulla da fare contro Dayton nell’A-10. Ora però sono gli Spiders i favoriti nella conference, forti di un quintetto espertissimo, che ormai gioca a memoria e che aveva già ben impressionato un anno fa.
24. ARIZONA STATE – Già discreta mina vagante l’anno scorso, la squadra di Bobby Hurley può puntare in alto, se trascinata a dovere dal suo reparto guardie, coi senior Remy Martin e Alonzo Verge affiancati da Josh Cristopher (#11 nella ESPN 100).
25. LOUISVILLE – I tanti addii farebbero pensare a un anno di ricostruzione. Forse sarà così, ma c’è da dire che Chris Mack non è uno sprovveduto e che il suo roster sembra un crogiolo di possibili sorprese, dal transfer Carlik Jones fino all’acerbo ma promettente Aidan Igiehon.