Home 9 NBA 9 Bucks e Raptors si contendono il trono di LeBron

Bucks e Raptors si contendono il trono di LeBron

Autore: Michele Damiani
Data: 15 Mag, 2019

Il duello tra Kawhi Leonard e Giannis Antetokounmpo promette scintille nelle finali della eastern conference. I Bucks hanno perso solo una gara, la prima con i Celtics, dimostrando una maturità in parte inaspettata e una profondità di roster che potrebbe essere decisiva nella sfida ai Raptors, visto anche il ritorno di Brogdon. Inoltre, Giannis e compagni avranno avuto circa una settimana di riposo prima di scendere in campo. Toronto, invece, ha incontrato maggiori difficoltà, perdendo gara 1 contro i Magic al primo turno e arrivando fino alla settima contro Philadephia. Ma l’entusiasmo provocato dal primo buzzer beater in una gara 7 della storia dei playoff potrebbe dare un vantaggio emotivo importante.

 

Milwaukee ha giocato una serie pressoché perfetta contro i Celtics, tolta la batosta subita in gara 1. Dopo la sconfitta, i Bucks hanno saputo cambiare stile di gioco, dimostrando una capacità di adattamento, fondamentale in post season, sorprendente per un gruppo così giovane. Giannis spettacolare, ma il supporting cast ha avuto un ruolo altrettanto importante. George Hill in uscita dalla panchina sembra tornato quello di tre anni fa, Nikola Mirotic rappresenta un’arma tattica versatile. Middleton sta tirando con il 47% da tre in postseason e sarà uno degli uomini chiave della serie, visto che dovrà vedersela con Leonard. Dal punto di vista offensivo non è cambiata la filosofia di squadra: tiratori sul perimetro per aprire il più possibile l’area (47 tentativi da tre in gara 2 con i Celtics).

Diverso il discorso per i Raptors, almeno dal punto di vista offensivo. Molto spesso è stato una sorta di Leonard contro tutti, con il californiano uscito spesso vincitore. Lowry è stato discontinuo come sempre in fase realizzativa, e Siakam ha offerto prestazioni alterne, così come Gasol. Anche Danny Green non sta passando un buon momento. In difesa, invece, Toronto lavora di squadra, con uno starter composto da ottimi difensori e ben compatibile. Il quintetto con lo spagnolo e Serge Ibaka in campo insieme si è rivelato la chiave della serie contro Philadelphia, ma non sembra la soluzione migliore contro una squadra veloce e orientata su un attacco perimetrale al di fuori di Giannis. Coach Nurse dovrà escogitare mosse diverse nella partita a scacchi delle strategie.

La dipendenza offensiva da Leonard è una delle carenze principali che dovranno sfruttare i Bucks. Kawhi è ormai un giocatore quasi perfetto, ma se gli si deve trovare un difetto è la visione di gioco. Milwaukee andrà a sollecitare questa lacuna raddoppiandolo spesso, scommettendo anche nel basso apporto offensivo dal resto della squadra. Già Philadelhpia ha provato a limitarlo con raddoppi sistematici, ma non c’erano risposte al Leonard visto nell’ultima settimana. Come detto, il principale indiziato per la marcatura è Middleton, che ha fatto un discreto lavoro già in stagione regolare, con il losangelino tenuto a 22 punti di media e al 42% dal campo.

Antetokoumpo, invece, dovrebbe essere destinato a Siakam in primis e in subordine a Ibaka, con lo spostamento su Leonard in alcuni momenti chiave del match. Per limitare il greco servirà invece il lavoro di tutta la squadra. Toronto ha i difensori con l’atletismo e l’intelligenza giusta per riuscirci, ma il suo strapotere fisico e tecnico possono piegare qualsiasi difesa, soprattutto quando funziona il tiro dei compagni.

Tuttavia, per passare la serie Toronto dovrà fare il salto di qualità nella metà campo offensiva. Se il gioco passa quasi sempre dalle mani di Leonard è perché i compagni, soprattuto nei momenti di difficoltà, gli affidano il pallone sperando nel miracolo. Se non si assumeranno maggiori responsabilità, concedendo a Leonard dei momenti di riposo, la serie non sarà facile per i canadesi.

Milwaukee ha il vantaggio di un roster rivelatosi più profondo dopo le pessime prestazioni della panchina dei canadesi e sembra avere più mentalità di squadra sui due lati del campo. La maggiore freschezza unita al ritorno di Brogdon saranno di certo un vantaggio per gli uomini di Budhenolzer. I Raptors, invece, sono sembrati in debito di ossigeno nel quarto quarto di gara sette e l’inaffidabilità della panchina riduce all’osso le rotazioni. D’altro canto, l’esperienza è molto più alta in Canada che in Wisconsin. Inoltre, Leonard sembra un uomo in missione e il livello di gioco espresso potrebbe portare dei miglioramenti anche sulle performance dei compagni. Senza un maggior supporto di tutta squadra, però, la serie dei Raptors è segnata.

Alla fine, una grande serie. E Bucks in sette.

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