La settimana della Big Ten ha visto le squadre protagoniste di molte vittorie e pochi passi falsi. Michigan resta imbattuta, Ohio State ha faticato contro Bucknell ma l’ha spuntata. Penn State ha perso ma contro una squadra in forma come NC State, idem Rutgers contro Seton Hall. Fa eccezione la sconfitta di Purdue contro Notre Dame (in campo neutro) la seconda consecutiva. Con la fine dell’anno è tempo però di dare i premi intermedi di stagione.
Migliore squadra: Michigan
La scelta più facile. Una difesa tra le migliori della nazione, ancora nessuna sconfitta e un mix tra giovani ed esperti che fa pensare a una nuova Final Four in arrivo.

Zavier Simpson e Ignas Brazdeikis – Michigan
Contender: Michigan State
Nonostante qualche passo falso gli Spartans restano i più attrezzati per poter impensierire i Wolverines. Profondi e completi, il loro vero nemico sono loro stessi.
Squadra delusione: Illinois
Non si è scelta un calendario facile, ma finora non ha registrato nemmeno un acuto. Coach Brad Underwood ha perso il tocco magico?

Brad Underwood – coach Illinois
Miglior giocatore: ex aequo Carsen Edwards (Purdue) e Ethan Happ (Wisconsin)
Uno è una delle migliori PG dell’intera Ncaa e l’altro uno dei migliori lunghi. Il difetto di Edwards è la selezione dei tiri, quello di Happ sono i tiri liberi. Ma parliamo di primissimo livello.
Miglior quintetto (al netto di Edwards-Happ)
James Palmer (Nebraska)
Kaleb Wesson (Ohio State)
Ignas Brazdeikis (Michigan)
Cassius Winston (Michigan State)
Bruno Fernando (Maryland)
Freshman dell’anno: Ignas Brazdeikis (Michigan)
L’avevamo indicato nella preview della Big Ten come un giocatore da tenere d’occhio ma l’ala sta facendo anche meglio del previsto, perfettamente integrato nel sistema offensivo e difensivo dei Wolverines.
Freshman sorpresa: Ron Phinisee (Indiana)
Ne abbiamo già parlato, la PG degli Hoosiers ha già vinto due partite con due tiri clutch. Già così avrebbe soddisfatto le attese della stagione. Ma in realtà sta crescendo ancora.
Giocatore delusione: Matt Haarms (Purdue)
Doveva essere l’anno della consacrazione e invece è l’anno in cui gioca gli stessi minuti del transfer da Dartmouth Evan Boudreaux.
Giocatore più atteso: Romeo Langford (Indiana)
Non ha giocato male, quasi mai. Non ha giocato davvero bene, quasi mai. Il potenziale è lì da vedere, sembra spesso che esploda, mentre invece la sensazione è che sia ancora bloccato. Il 2019 dirà molto sul freshman degli Hoosiers.