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ACC, non ci sono solo i fenomeni di Duke

De'Andre Hunter
Autore: Giovanni Bocciero
Data: 26 Nov, 2018

Settimana di tornei per gran parte delle formazioni dell’ACC, impegnate da Brooklyn a Los Angeles passando per Orlando, Las Vegas e le mete esotiche delle Hawaii, Bahamas e Isole Cayman. E mentre raccontiamo come si è evoluto il loro gioco e chi sono i giocatori più in forma, prepariamoci al grande appuntamento dell’ACC/Big Ten Challenge.

Prime difficoltà per Duke

I Blue Devils (record 5-1) hanno perso il big match della settimana contro Gonzaga che, oltre alla prima sconfitta stagionale, è coinciso con il primo ko di coach Mike Krzyzewski al Maui Invitational (sei partecipazioni, cinque successi e record 17-1). Contro avversarie di un certo livello, Duke ha mostrato le sue prime difficoltà, soprattutto se si toglie loro la possibilità di attaccare in transizione e afferrare tanti rimbalzi offensivi. Oltre ai soliti R.J. Barrett e Zion Williamson, un ruolo importante lo ha rivestito Jack White. Vero jolly difensivo, l’australiano sta stupendo anche per la sua efficacia offensiva.

BasketballNcaa - Duke - Zion Williamson

Zion Williamson sotto gli occhi del compagno Jack White cerca la stoppata contro Gonzaga

I prospetti Nba scaldano i motori

Virginia (6-0) ha vinto il Battle 4 Atlantis battendo Middle Tennessee, Dayton e Wisconsin in una finale non spumeggiante, ma bella per i gesti tecnici che ha offerto. Trascinatore indiscusso dei Cavaliers De’Andre Hunter, che è stato un fattore soprattutto nella semifinale contro Dayton in cui la squadra ha sofferto e non poco per le basse percentuali al tiro. Lui in area non ha perdonato, viaggiando a 19.5 punti, 64% dal campo e 8 rimbalzi, sfiorando addirittura una tripla-doppia ai quarti (15 punti, 9 assist, 8 rimbalzi).

Anche i rivali di Virginia Tech sono ancora imbattuti (5-0) dopo aver liquidato agevolmente St. Francis. L’inizio di stagione degli Hokies è coinciso con l’esplosione del prospetto Nickeil Alexander-Walker, proiettato da alcuni scout in lottery.

North Carolina (6-1) è inciampata contro Texas al Las Vegas Invitational, ma poi si è rifatta contro un’agguerrita UCLA. Protagonista in entrambi i match, il prospetto Coby White, che ha tirato con un incredibile 11/17 dall’arco segnando 33 punti solo contro i texani, miglior performance per un freshman dei Tar Heels dopo i 40 segnati da Harrison Barnes nel 2011. Coach Roy Williams non ha fatto drammi, dichiarando che i suoi ragazzi hanno giocato duramente. Ancora non riesce ad esprimersi al meglio l’altro freshman Nassir Little, che comunque regala giocate spettacolari come questa:

 

Jim Boeheim fa davvero sul serio?

Dopo le due sberle rimediate a New York, Syracuse (3-2) è tornata al successo contro Colgate. Recuperato Frank Howard, finalmente Tyus Battle è stato lo scorer che tutti ci ricordavamo (24 punti, 8/10 dal campo con 3/3 da tre), coadiuvato da Elijah Hughes (17 punti e 6 rimbalzi) e Oshae Brissett (17 punti e 9 rimbalzi) ancora impreciso al tiro (5/15). Quello che non riusciamo a capire è perché coach Boeheim continui a far giocare il figlio – che spara a salve (0/5 in 14′) e non è un mastino in difesa – con lo stesso minutaggio di Jalen Carey (18′), votato miglior freshman dell’ACC della scorsa settimana.

Louisville può ben sperare

Squadra poco considerata in preseason dagli analisti per via dell’anno zero con Chris Mack alla guida, i Cardinals (3-2) hanno partecipato e ben figurato al NIT Tip-off di Brooklyn, anche se sono arrivate due sconfitte contro le più quotate Tennessee e Marquette. La settimana di Louisville è bene augurante non solo per questa stagione, ma soprattutto per la prossima, avendo una recruiting class fenomenale formata da Aidan Igiehon, Samuell Williamson, David Johnson, Josh Nickelberry, Jaelyn Withers e Quinn Slazinski.

 

Da Clemson a FSU, sconfitte in finale

Clemson (5-1) è stata battuta nella finale del Cayman Island Classic da Creighton, mentre Miami (5-1) ha subito la stessa sorte in quella del Wooden Legacy di Fullerton contro Seton Hall. Ancora bene Chris Lykes, primo Hurricane dal 1989 ad aver segnato 20 o più punti nelle prime tre gare di stagione. Infine Florida State (5-1) ha perso la finale dell’Advocare Invitational di Orlando contro Villanova, ma nel torneo ha trovato un protagonista inaspettato quale Mfiondu Kabengele, nipote dell’Hall of Famer Dikembe Mutombo.

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