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Darrion Williams in testa alla Top Ten delle migliori ali

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Ci sono i giocatori di sostanza come Darrion Williams, quelli che cambiano su tutti in difesa come Otega Oweh, oppure i grandi tiratori come Alex Karaban. Quello dell’ala è il ruolo più complesso da definire nel basket moderno. Parliamo di giocatori qualche volta anche abbondantemente sopra i due metri di altezza il cui contributo è spesso decisivo ai fini della vittoria finale. Versatili in attacco, coriacei a rimbalzo e spesso perni delle difese. Ecco 10 giocatori da tenere d’occhio nella prossima stagione.

Menzione d’onore: Mackenzie Mgbako che Doveva essere una prima scelta NBA ad Indiana e invece si è un po’ perso per strada. Il talento però è ancora lì pronto a esplodere e sarà molto intrigante vedere che utilizzo farà del giocatore il nuovo coach Bucky McMillan in una Texas A&M interessante.

10. Dailyn Swain

Texas – 11.0 PTS, 5.5 REB, 2.6 AST (a Xavier) 

Ha seguito coach Sean Miller da Xavier fino in Texas. La stagione da sophomore è andata in crescendo con l’acuto dell’ultima partita (persa) contro Illinois che ha fatto brillare anche gli occhi degli scout NBA. Se ha lavorato sul tiro da 3 (25%) merita anche posizioni più alte in classifica.

9. LeJuan Watts

Texas Tech – 13.7 PTS, 6.7 REB, 4.4 AST (a Washington State) 

Terzo anno e terza squadra diversa per il giocatore californiano che è un’ala piccola fatta e finita. Caratteristica principale: il tiro, compreso quello da 3 (42% in WCC). Peraltro c’è da scommettere che nel sistema di gioco dei nuovi Red Raiders il suo volume di tiri in attacco aumenterà esponenzialmente.

8. Andrej Stojakovic

Illinois – 17.9 PTS, 4.7 REB, 1.8 AST

Se il nome vi ricorda un giocatore di Sacramento degli anni 90 sì, si tratta proprio del figlio di “quel” Peja Stojaković. Il primogenito dell’ex star NBA è un attaccante di razza, capace non solo di tirare ma anche gran passatore e che attacca volentieri il ferro. I limiti sono difensivi, ma sarà un piacere vedere il suo inserimento nel sistema offensivo di Illinois – sorretto da un’ossatura balcanica mai vista in America.

7. Bryce Hopkins

St John’s – 17.0 PTS, 7.7 REB, 3.0 AST (a Providence, 3 partite)

L’ultima tappa della carriera di questo super rimbalzista è alla corte di coach Rick Pitino che inserisce nel roster un tuttofare molto aggressivo, capace di far pagare i mismatch sotto canestro e che negli ultimi anni ha mostrato miglioramenti, ancora timidi, al tiro da fuori. In compenso, sa attaccare il ferro partendo da lontano.

6. Eric Dailey Jr

UCLA – 11.4 PTS, 4.0 REB, 1.4 AST

Tutti si aspettano che la prossima sarà la sua “breakout season” ossia la stagione in cui riuscirà a mostrare tutto il suo talento. I mezzi fisici sono pazzeschi, vicino a canestro usa forza fisica e agilità e il tiro da tre si è attestato a un dignitoso 37.8%. Le sorti della nuova UCLA passeranno anche dalla sua costanza sui due lati del campo.

5. Alex Karaban

UConn – 14.3 PTS, 5.3 REB, 2.8 AST, 34.7% 3FG

Sembra sempre che gli manchi un centesimo per fare un euro. Però per coach Hurley è un lusso poter schierare un’ala piccola come Karaban. Silenzioso, mortifero al tiro, preciso nei movimenti senza palla ed efficace anche a rimbalzo e in difesa. La sensazione però è che sparisca un po’ quando la palla scotta. Gli manca l’acuto per diventare una star.

4. Tucker DeVries

Indiana – 14.9 PTS, 4.9 REB, 2.8 AST, 47.3% 3FG (a West Virginia) 

Il figlio del coach, letteralmente, ha seguito suo padre nell’Indiana. A pensarci sembra perfetto per gli Hoosiers: giocatore bianco non troppo esplosivo, che fa però della tecnica il suo punto di forza, a partire da tiro e passaggio. Qualche folle tra i tifosi ha scomodato il grande Larry Bird. Fosse anche un lontano parente di quel fenomeno sarebbe un lusso.

3. Otega Oweh

Kentucky – 16.2 PTS, 4,7 REB, 1.7, 49.2% FG

Negli anni 80 sarebbe stato il testimonial perfetto per le pile Duracell. Fisico scultoreo, non si stanca mai, appare in ogni punto del campo, è un difensore di quelli che fanno venire gli incubi e finisce per creare un tale volume di gioco da essere fondamentale (e prolifico) anche in attacco.

2. Chad Baker-Mazara

USC – 9.7 PTS, 2.7 REB, 1.8 AST (ad Auburn) 

Mancino elegante e longilineo, con mezzi atletici e propensione alla giocata ad effetto. Non conosce un tiro che non gli piaccia, che si tratti di un catch-ad-shoot, di uno svitamento o di un tentativo fuori equilibrio. Peraltro è un difensore sottovalutato, più di istinti che di tecnica. Sarà intrigante vedere le sue doti alla corte di coach Musselmann. É classe 2000, 25 anni nel college basketball pesano.

1. Darrion Williams

NC State – 15.1 PTS, 5.5 REB, 3.6 AST (a Texas Tech)

L’anno scorso ha fatto pentole e coperchi con la maglia di Texas Tech. Sostanzialmente è un centro per attitudine, peso, forza fisica e movimenti vicino a canestro. Però è anche un’ala grande per la sua capacità di vedere il gioco quando servito in post alto, e però se gli lasci il tiro lo prende e spesso lo segna. Un incubo per gli avversari dell’ACC.

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