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Il meglio e il peggio della prima settimana

Abbiamo tanto parlato della favola di Loyola e di suor Jean Dolores-Schmidt. Il rito pre-partita insieme alla squadra è da b-r-i-v-i-d-i e le sue preghiere sono ascoltate. Cosa non si fa pur di non far andare in fumo il proprio bracket.

 

Preghiere che hanno avuto il loro effetto sia al primo turno contro Miami

 

Che al secondo turno contro Tennessee

 

A proposito di miracoli, è successo per la prima volta nella storia che una seed #16 battesse una seed #1. Nella fattispecie UMBC ha eliminato Virginia. UMBC? Dove si trova? Per cosa è famosa? Ecco le risposte:

 

Non solo sul campo, i Retrievers sono diventati clamorosamente popolari anche sui social, e il loro account Twitter è passato da 5.000 a 108.000 followers. Grazie alla vittoria su Virginia e a tweet come questo

 

Mentre il loro sito web era andato subito in down dopo l’upset ai danni dei Cavaliers

 

Chi ha battuto UMBC? Ah sì, la n.1

A proposito di Twitter e Cinderella, qualcosa non ha funzionato dopo la rimonta da -22 contro Cincinnati sull’account di Nevada. O forse ha funzionato tutto visti i 58mila like

Il coach dei Wolf Pack, Eric Musselman, ha festeggiato serenamente la rimonta

Gonzaga non è una Cinderella, anzi, per come è organizzata è sempre tra le favorite per vincere il titolo. In questa occasione Josh Perkins ha pensato bene di abbracciare e ringraziare il nostro assistant coach Rick Fois per il grande impegno quotidiano che ci mette…

 

Ok, le storie fuori dal campo rendono meraviglioso il college, ma adesso vediamo anche qualche giocata sopra al ferro. E iniziamo con Zhaire Smith di Texas Tech

 

Questa è LA schiacciata vista fin qui, ma tante altre di questi primi due turni meritano di essere ammirate

 

Ma sopra al ferro non si va solo per schiacciare…

 

Nessun dubbio su quale sia stato il trick shot più assurdo: ecco il buzzer (inutile) di Matt McQuaid

 

Se, invece, volete IL buzzer beater del Torneo finora chiedete informazioni a Jordan Poole di Michigan

 

La March Madness è anche tifosi, colori, atmosfera, folklore… ed esultanze: ecco le migliori!

 

Senza dimenticarsi delle mascotte ovviamente!

 

Chiudiamo con il vero protagonista di questa March Madness: un giocatore? un coach? una squadra? NO! Semplicemente il taglio di capelli di Matt Haarms!

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