Centoquaranta giorni. La distanza tra l’ultimo atto dell’Nba 19-20 ad Oklahoma e il nuovo inizio nella “bolla” di Orlando targata Disney-ESPN. Un Nba come non ce l’eravamo mai immaginata, un parco giochi itinerante che si trasferisce nel parco giochi per antonomasia. Un sogno. Dai molti problemi, però. In primis, il numero di contagiati che continua a salire. Poi, le deroghe chieste dai giocatori per uscire dalla bolla e il problema dei coach più vecchi. Insomma, un bel da fare per Adam Silver. Intanto, noi scaldiamo i motori con 15 domande, + 1 di pronostici, su cosa ritroveremo nella nostra amata Nba al ritorno.
1. Quale sorpresa ti aspetti da questa regular season e ai playoff?
Paolo Mutarelli: L’ascesa dei Miami Heat.
Giulio Scopacasa: Tra le sorprese vedo bene Philadelphia, attualmente sesta
Luciano Majelli: La situazione è iper incerta, in linea con i risvolti di questo c***o di virus. I roster sono troppo “fluidi” per capirci ancora qualcosa.
Andrea Brambilla: Clippers in positivo, i Pacers, invece, senza Lamb, Dipo e Brogdon li vedo male
Michele Damiani: In Regular season, gli Oklahoma City Thunder. Ai playoff, potrebbero essere i Sixers la sorpresa
Andrea Fanicchi: Miami Heat e Dallas Mavs
2. Quale giocatore/squadra sarà il più pronto e quale invece steccherà?
PM: Quattro mesi di riposo avranno reso Giannis King Kong con la bava alla bocca. Invece, James Harden potrebbe richiedere più tempo del dovuto per rimettersi in ritmo.
GS: LeBron e i Lakers, riposati e più motivati che mai, mentre non sono convinto su Milwaukee, a est non sarà facile
LM: Ho una teoria. Con il lockdown, potrebbe essere sfavorire i tiratori, soprattutto nella prima fase. E favorire le squadre che hanno giocatori “velenosi” in avvicinamento.
AB: Zion e Anthony Davis si giocano la palma del più pronto. Rudy “Paziente Zero” Gobert, invece, potrebbe avere tanta pressione addosso
MD: I più pronti saranno quelli che avranno qualcosa da giocarsi. Quindi, Lillard promette scintille, così come Ja Morant. Scommettere contro i Nets sono soldi facili, ma occhio Jamal Crawford
AF: Kawhi Leonard e i Clippers i più pronti, James Harden e Donovan Mitchell potrebbero steccare
3. Qual è la squadra più a rischio implosione?
PM: Philadelphia è una squadra costruita per i playoff, ma l’assetto gigante, visto in campo, non sembra esser stato il colpo di genio pensato in estate.
GS: É una domanda difficile, dico Clippers perchè le stelle non hanno giocato insieme più di tanto e mi sembrano ancora non trovarsi abbastanza in campo per essere catapultati in un momento delicato della stagione come i playoffs
LM: I Blazers. Tornano troppi giocatori importanti, come Collins e Nurkic, completamente a “freddo”, senza aver mai messo piede in campo e testato il polso ai propri compagni.
AB: La storia del Covid, l’infortunio di Bogdanovic, Conley ancora in cerca di sé stesso, troppe incognite per Utah.
MD: A ovest preoccupano Jazz e Nuggets: la positività di Jokic e la spinta di Houston, Oklahoma e Dallas potrebbero far perdere posizioni alla squadra del Colorado.
AF: Mi accodo all’altro Andrea e dico Utah Jazz
4. Squadre giovani vs squadre esperte. Chi è favorito?
PM: Esperte. Ergo, non mi stupirei se dovessimo vedere Oklahoma City terza ad ovest.
GS: Di getto risponderei squadre esperte, ma la spensieratezza e la condizione fisica potrebbero essere un vantaggio non da poco
LM: Io dico i giocatori chiave. Quelli che “il talento alla fine viene fuori, nonostante il poco allenamento”. Il talento sarà la parola chiave.
AB: Dico gli esperti, soprattutto per la loro storia ai playoff. Ma gente come Morant potrebbe sorprenderci.
MD: In situazioni normali l’esperienza è un fattore centrale della post season. Nella bolla, anche di più. Ad ovest ce ne è da vendere, ad est la squadra più “matura” è Boston. Un grosso rischio per Giannis e compagni
AF: Giovani partiranno bene, poi esperienza prevarrà
5. Quale squadra, attualmente fuori le posizioni da playoff, potrebbe entrarci?
PM: Zo-Zion-Ingram, portateci alla terra promessa e ad un primo turno contro Lebron.
GS: Senza dubbio Portland, sia perchè non bisogna mai scommettere contro Lillard che perchè hanno il miglior record tra le attuali escluse
LM: Punto tutto sul crollo dei Nets. Si prospetta un roster che farebbe fatica pure in G-League.
AB: Mi gioco la carta Portland che recupera Collins e Nurkic, ma perde Ariza che deve badare al figlio
MD: A ovest, una tra Portland e New Orleans: l’esperienza di Lillard e McCollum dovrebbe avere la meglio
AF: Pelicans, forse
6. Hanno davvero creato questa mini regular season per farci vedere Zion Williamson o c’è altro?
PM: Si poteva fare a meno di queste otto partite, ma forse sono state fatte per mettere in forma i giocatori prima del grande palco.
GS: Era giusto dare la possibilità alle escluse di giocarsi le proprie chance, ancora meglio se vedremo giocare Zion, curiosità a mille
LM: Vabbè, è Zion, mica Charles Barkley (lol). No, secondo me l’hanno creata per “rimpicciolire” leggermente il mega asterisco che ci sarà su questa stagione.
AB: Avete visto il trailer di Nba 2k21. Io dico di si. Poi sperimenteranno anche altre cose, ma Zion docet già da adesso
MD: Tre motivi in particolare: Zion ha avuto poco spazio per farsi ammirare, la lega ha creato un periodo cuscinetto per far arrivare le star in forma. Ultimo, partite in più significa maggiori entrate e un minimo ritorno delle perdite maturate a causa del lockdown. Perché rinunciarci?
AF: C’è altro, come salvare il sistema NBA
7. Milwaukee è una macchina da regular season. In questo contesto riuscirà a replicare la formula magica?
PM: Giannis è stato ingiocabile quest’anno. Non vedo un giocatore capace di tenergli testa, ad est, per sette gare. Quindi, si.
GS: Sono scettico, Giannis dovrà dimostrare di essere finalmente pronto. Credo che lo sia, ma non so se il supporting cast sarà all’altezza nei momenti che contano.
LM: Ripeto, nella fase iniziale uno come Giannis rischia di mettere tutti a nanna. Anzi, i Bucks possono trovare altre soluzioni. Sono completi.
AB: Dipenderà dalla forma con cui si presenta Giannis. Però, non hanno perso nessuno
MD: Primo posto assicurato in regular season, ma per la finale non vedo i Bucks tra i favoriti: più chances, a mio avviso, per Philadelphia e Boston.
AF: Arriverà in fondo ad est, ma non vincerà
8. Philadelphia è stata fenomenale in casa e orrenda in trasferta. Ad Orlando, che versione potremmo vedere?
PM: La versione in cui sono tutti vicini e appiccicati in attacco, in barba alle norme contro il Covid.
GS: Penso che possano fare bene, tutti i giocatori del roster devono giocare con il “chip on the shoulder”, non saranno facili da eliminare per nessuno nella Eastern Conference.
LM: I Sixers mi piacciono, anche se rispetto alle versioni precedenti, un po’ di meno. La scelta di Al Horford poteva essere più saggia. Con Embiid ci azzecca poco. Gli servono tiratori
AF: Non vorrei incontrarli, vorrei vederli a lungo
9. Nikola Jokic è diventato metà Nikola Jokic. Potrebbe essere il quid in più per Denver?
PM: Non ci voleva la positività di Jokic, unico essere umano dimagrito in quarantena. Core giovane, rodato con esperienza playoff e due carte da giocare come Porter Jr. e Jerami Grant.
GS: Ovunque Denver concluda la regular season, avrà un avversario difficilissimo. Li vedo fuori al primo turno contro Oklahoma City o Houston, favoriti per un eventuale match up con Dallas e alla pari contro i Jazz.
LM: Dimagrire così tanto, porta anche qualche interrogativo. Per esempio, ha perso potenza nei pressi del canestro? Sul piano dell vision, parliamo di un centro di categoria “evolution”, in grado di passare la palla in stile “Sabonis”. È, come detto, il talento la farà da padrone
AB: Può anche essere dimagrito, ma bisogna capire come torna dalla positività. Se fosse tutto apposto, Denver è forte
MD: Dipende dalla sua reale forma fisica: ok il dimagrimento, ma il centro serbo è stato male. Poi è da capire anche la sua tenuta mentale del talento europeo. Non vedo grandi vantaggi per i Nuggets
AF: Forse ha esagerato, vediamo post pandemia come reagiscono anche alla sua positività
10. Continuerà la stagione favolosa degli Oklahoma City Thunder?
PM: Chris Paul senza postumi della stagione. Potrebbero far impazzire chiunque. La lineup a tre guardie è stata la grande scoperta della stagione. Shai potrebbe consacrasi ai playoff.
GS: Secondo me si, li vedo molto compatti. Paul è un trascinatore e Gallinari sta giocando un grande basket. Con Shai e Schroeder ad alzare il ritmo li vedo fastidiosi per le grandi della conference. Vorrei evitarli al primo turno, sarebbe una doccia fredda iniziare contro di loro.
LM: Perché non dovrebbe? Sembra ci siano tutti. A Paul in queste situazioni si accende sempre una scintilla speciale. SGA è in rampa di lancio e Gallinari, dicono, sia molto motivato e deve mettersi in vetrina. Non è che si infileranno un anello, eh, però per me faranno ancora bene.
AB: Si, si sono tenuti in contatto via Zoom per discutere di schemi. La squadra c’è, Shai potrebbe essere l’outsider e potrebbe tornare l’impatto difensivo di Andrè Roberson.
MD: Si e c’è anche una discreta possibilità di finire quarti: Gallinari e Paul sembrano molto carichi e il ritorno di Roberson darebbe un quid in più in difesa. Con Houston, più forte, si gioca il posto di una Utah in picchiata
AF: Sì, se vincono una serie sarà un successo
11. Con un Lebron riposato, i Lakers sono la squadra da battere?
PM: Se resistono all’incognita JR Smith, allora se lo meritano davvero
GS: Si, senza dubbio.
LM: Con LeBron, i Lakers sono la squadra da battere.
MD: L’assenza di Bradley e quella di Rondo versione culturista non sono una buona notizia per Vogel. Ma, Lebron-Davis hanno già dimostrato di essere la migliore coppia della Nba, quindi auguri
AF: Sì, loro e Clippers.
12. Quanto peseranno l’assenza di Bogdanovic e lo screzio Covid tra Mitchell e Gobert negli Utah Jazz?
PM: Boom or bust team. Dopo situazioni del genere, le cose possono degenerare o spiccare il volo. Vedo Utah in picchiata.
GS: L’assenza di Bogdanovic è pesantissima, mentre credo che Mitchell e Gobert possano trovare il modo di far funzionare le cose
LM: L’assenza di Bojan peserà, soprattutto nelle partite “secche”, perché il croato è un “portatore sano” di punti e sa davvero fare paniere. Sullo screzio non saprei dire. Dipende dalla profondità e dalla relazione che intercorreva tra i due giocatori.
MD: Sono in picchiata, si trovano ad affrontare problemi interni, infortuni e basso rendimento di alcuni suoi elementi.
AF: Li vedo a rischio implosione
13. Con quattro mesi di riposo, Kawhi Leonard sarà inarrestabile?
PM: L’uomo più intelligibile della lega. I ritmi serrati potrebbero farsi sentire con l’andare dei playoff, però Kawhi vince anche trascinandosi su una gamba.
GS: Fa paura all’intera lega se integro fisicamente, bisogna vedere come gira l’intero sistema attorno a lui
LM: I problemi fisici sono stati il peggior nemico di “Robocop”, negli ultimi tempi. Il riposo gli avrà fatto sicuramente bene. Quanto bene? Solo la finale di conference contro i Lakers ce lo potrà dire (lol).
AB: Si, corpo riposato e allenato.
MD: Come tutti i migliori, probabilmente si. Il load management l’ha portato a vincere un anello, quindi non penso che sarà diverso da come ci ha abituato. Un marziano
AF: Farà un’altra grande post season
14. San Antonio è senza Aldridge e Phoenix senza Oubre. Credete nella loro rimonta?
PM: San Antonio, senza LMA, sperimenterà tutto ciò che non ha fatto in stagione. Phoenix va a godersi il panorama di Walt Disney. Chance zero per entrambe.
GS: Per Phoenix è quasi impossibile, San Antonio può tentare ma serve una mezza magia di Popovich
LM: No. Già con Aldridge avevo dubbi. Senza il suo jumper dal post-alto, andrà anche peggio. I Suns, invece, potrebbero sorprendere. “Devil” Booker, se acceso, non smette mai di segnare. DeAndre Ayton è un centro “evolution” di cui sentiremo parlare nei prossimi anni.
AB: No, fanno una comparsata ad agosto. Salutiamo la striscia di 22 apparizioni consecutive degli Spurs.
MD: Poche possibilità. I Suns sono stati una bella sorpresa e potranno puntare a crescere e a tornare ad alti livelli, ma non quest’anno. Per gli Spurs, addio striscia e bisognerà capire se Popovich sarà in grado di fare un altro miracolo per rinverdire la franchigia
AF: Phoenix no, Spurs forse
15. Tatum era in versione MVP prima del lockdown. Passano da lui le ambizioni dei Celtics?
PM: É diventato leader e speranza per il futuro dei Celtics. Ma per vincere, oltre a lui, servono prestazioni d’esperienza di Kemba e Hayward. Con loro, si può volare.
GS: Si, ma non solo. Smart è la chiave ai playoff e mi aspetto un Jaylen Brown in versione leader. Certo che al TD Garden qualcuno sta ancora aspettando gli exploit di Kemba…
LM: Si, assolutamente. Sarà lui il giocatore “alfa” anche prossimamente. Giusto così. Jason a basket ci sa veramente giocare
AB: Si, ma non c’è solo lui. Hayward lascerà la bolla, bisogna capire Walker come sta. Tutto passa dall’ex Jazz
MD: Direi di no. Hanno dimostrato che è il collettivo a fare i risultati migliori. Tatum ha dimostrato di essere pronto a diventare uno dei migliori giocatori della lega, ma senza un collettivo al massimo dei giri ci sono poche possibilità che possa portare da solo la squadra fino in fondo.
AF: Sì, ma ai Celtics manca ancora qualcosa
16. Sono cambiati i vostri pronostici di marzo??
PM: Sempre e comunque quarto titolo per LeBron.
GS: Per la vittoria no, Lakers prima e Lakers ora.
AB: No, Clippers-Bucks e Leonard MVP.
MD: Pre quarantena, pensavo a Lakers-Bucks. Ora, mi gioco Lakers-Philly o Lakers-Boston. Chi vince, penso l’avete capito
AF: Più sorprese durante il cammino, ma alla fine prevarranno le note, le due di LA se la giocano.
LM: No, perché dovrebbero essere cambiati? D’altronde, ci aspettavamo tutti una pandemia…