Giovanissimo, funestato dagli infortuni ma inarrestabile se al 100%: AJ Griffin si è ritagliato un ruolo da leader a Duke e scala i mock draft

Tiratore fenomenale sia in catch-and shoot che dal palleggio, sta viaggiando al 50% di media su oltre tre tentativi a partita. Ha un fisico possente, soprattutto nella parte superiore, che gli garantisce la forza e l’atletismo per chiudere con decisione al ferro e lottare adeguatamente a rimbalzo. Il ball-handling è di livello altissimo, e gli permette di attaccare qualsiasi difensore punendolo con la penetrazione o lo stepback. Buon difensore sulle linee di passaggio, ottime letture in entrambe le metà campo.
Manca un po’ di continuità all’interno della stessa partita, può soffrire attaccanti molto abili se deve difendere 1vs1.
Migliorabile il decision making, spesso si intestardisce troppo sulle sue idee anche quando la difesa avversaria preferisce concedergli strade alternative, e anche la tecnica di passaggio può essere migliorata.
Figlio dell’ex-NBA ed attuale assistente allenatore dei Toronto Raptors, Adrian Griffin, due dei suoi tre fratelli maggiori giocano a basket: Alan, ex-Illinois e Syracuse, è attualmente in G-League, mentre Aubrey gioca per la sezione femminile di UConn.
Giovanissimo, funestato dagli infortuni ma inarrestabile se al 100%: AJ Griffin si è ritagliato un ruolo da leader a Duke e scala i mock draft
Banchero, Holmgren e Smith hanno confermato tutto il loro talento e saranno tra le star del Torneo. Ma ci sono anche due nomi meno attesi nella nostra classifica.
La star di Gonzaga convince sempre di più e sfrutta un piccolo calo di Paolo Banchero per prendersi la prima scelta nel Super Mock Draft.
Prime quattro posizioni cristallizzate ma con Banchero in salita, mentre più in basso cambia tutto. Keegan Murray è il primo degli "altri".