Continua il viaggio fra le seconde scelte del nostro Super Mock Draft NBA. In questa puntata, sono SEC e Big 12 a farla da padroni e spicca il nome di un giocatore che molto probabilmente merita qualcosa di più di una chiamata così bassa, Desmond Bane.
55. Skylar Mays – PG/SG – LSU – Sr.
16.7 PTS, 5.0 REB, 3.2 AST
Quest’anno l’abbiamo visto da regista, anche se probabilmente i panni migliori indossati sono quelli da 2. In effetti c’è poco da eccepire sulla sua capacità di crearsi il tiro da solo: ha un uno-contro-uno interessante fra finte e buone letture, oltre a ottime percentuali dall’arco (39.4%), aspetto del gioco in cui è migliorato nel tempo e nel quale può spiazzare gli avversari dal palleggio. Decente in difesa, ma con lacune da colmare. Al piano di sopra? Un onesto, utile panchinaro.
54. Jalen Harris – SG – Nevada – Jr.
21.7 PTS, 6.5 REB, 3.9 AST
Giocatore entrato un po’ in sordina in questo Draft. Non c’è dubbio però che Harris sia un esterno con dote offensive interessantissime quando ha la palla in mano (più nel creare per sé che per gli altri, a dirla tutta, pur non sfigurando). Oltre ai risultati altalenanti in difesa, probabilmente dovrebbe aggiungere più di qualcosa nel suo repertorio d’attacco lontano dalla palla. Forse un motivo sufficiente per vederlo infine tornare al college e spendere l’ultimo anno di eleggibilità. Vedremo…
53. Immanuel Quickley – SG – Kentucky – So.
16.1 PTS, 4.2 REB, 1.9 AST
I due anni a UK non sono stati tutti rose e fiori per Quickley, dal quale ci si aspettava di più sin da subito e che, non a caso, durante la stagione non è apparso spesso nei vari mock. L’annata però è andata in crescendo e il suo è stato un febbraio da giocatore capace di mantenere promesse difficili (POY della SEC, non a caso). Giocare off the ball gli ha certamente giovato: la sua rapidità e le sue doti al tiro (42.8% da tre), anche in situazioni complicate, possono bastare per un posticino fra i pro.
52. Oscar Tshiebwe – C – West Virginia – Fr.
11.2 PTS, 9.3 REB, 1.0 BLK
Grande stagione per il figlio del cacciatore congolese che corre veloce e muove benissimo un corpo tutt’altro che esile. Non il consueto centro africano tutto fisico e poco altro perché ha mostrato di saperci fare eccome con la palla in mano. Ha avuto le sue pause, come ogni freshman, ma ha confermato di essere una macchina da doppie doppie con margini di miglioramento che possono essere benissimo esplorati in Nba.
51. Desmond Bane – SG/SF – TCU – Sr.
16.6 PTS, 6.4 REB, 3.9 AST
Un po’ (ingiustamente) penalizzato dall’età, Bane è uno di quelli che vale tranquillamente una chiamata più alta e che ha tanto da offrire. Si va da una difesa (individuale e di squadra) di alto livello a un tiro da tre molto pericoloso (44.2% con meno del 70% di conclusioni assistite), da un’ottima capacità di controllo in contropiede a un’altrettanto buona esecuzione dei pick and roll. Sa davvero fare un po’ di tutto e può diventare un lusso come giocatore di contorno al piano di sopra.