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C’è solo Gonzaga, USC va subito al tappeto

Drew Timme Gonzaga USC Elite Eight

Un’altra vittoria di Gonzaga, un’altra partita senza storia: 85-66 contro USC, la rincorsa alla stagione perfetta continua con l’accesso alle Final Four e la squadra di coach Mark Few infila la quinta annata consecutiva con almeno 30 vittorie stagionali.

La difesa di USC doveva rendere questa partita interessante (almeno per un po’) e invece è stata quella di Gonzaga a fare la differenza: pressione perfetta, cambi continui, avversari in bambola e via di rubate su rubate per mettere su immediatamente un bel margine di vantaggio (+19 all’intervallo), mai perso poi nel corso del match. I recuperi effettuati nei primi 11 minuti sono stati 6, di cui 5 che hanno portato a canestri in contropiede o viaggi in lunetta. In una parola: terrificanti.

 

A compiere il resto dell’opera ci ha pensato il solito attacco schiacciasassi. Gonzaga ha imposto i propri ritmi e propri temi, sfruttando al meglio i blocchi sulla palla e i vantaggi creati dalle sue individualità, creando continuamente spazi da attaccare, spesso con una facilità disarmante.

Nel video qui sotto trovate due piccoli esempi: nel primo c’è uno degli immancabili seal del lungo per aprire il corridoio all’esterno che penetra; nel secondo, troppi occhi dei Trojans sono fissi sul pallone, Corey Kispert ne approfitta e viene imbeccato perfettamente.

 

A finire maggiormente sotto i riflettori sono stati Drew Timme (23 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi) e Jalen Suggs (18 punti, 10 rimbalzi, 8 assist) ma, com’è ovvio che sia quando si parla di Zags, lo sforzo è stato collettivo e ha messo alquanto in ridicolo una difesa a zona che, fino al turno precedente, aveva fatto tutt’altro che ridere.

USC ha subito un 55.3 di eFG% quando la percentuale “peggiore” registrata prima al Torneo era stata di 41.3 (contro Oregon) e la sua protezione dell’area è sembrata un ricordo di tempi lontani: nemmeno una stoppata rifilata per una squadra che vantava percentuali al ferro subite molto basse. L’attacco magico degli Zags trasforma il granito in cartongesso.

Ora Gonzaga troverà UCLA in semifinale alle Final Four e, benché gli Zags si siano già vendicati al Torneo 2015, il match non può non riportare alla memoria la famosa sconfitta subita nel 2006 alle Sweet 16. Adam Morrison, oggi telecronista a bordo campo, potrebbe finire per spendere di nuovo qualche lacrima. Di gioia, stavolta.

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