Il talento di Carsen Edwards e Ethan Happ, la scoperta Phinisee e il risveglio di Minnesota. Ecco il meglio della Big Ten
Che coppia… e che peccato
Il play e il lungo più forti della stagione? Ognuno ha le sue preferenze, ma sarebbe legittimo pensare che entrambi i giocatori appartengano alla Big Ten. Il primo, la PG, è Carsen Edwards che in settimana ha registrato il career-high di 40 punti nella sconfitta dei Boilermakers contro Texas. Una gara eroica, che Edwards a un certo punto ha giocato quasi da solo, mostrando una tenacia e una classe davvero da Nba. Il secondo, il lungo, è Ethan Happ, anche lui reduce dal career-high di 34 punti (con 11 rimbalzi e 4 assist) fatto segnare nella sconfitta contro Marquette. Anche lui eroico, nei momenti chiave della gara ha messo a segno giocate da campione che però non sono bastate ai Badgers. Happ è anche nella classifica del player-of-the-year di Kenpom davanti a Dedric Lawson e RJ Barrett (Carsen Edwards è “solo” sesto).

Wheeler batte un colpo
Attenzione al segnale lanciato dal freshman di Purdue Aaron Wheeler, lungo molto interessante, dotato di atletismo e tiro da fuori. L’acuto stagionale contro Maryland di 15 punti con 3/3 e 3/4 dall’arco fa pensare che il potenziale ci sia eccome.
Davison Bocciato
Spiace dirlo, perché il giocatore è pugnace e ci è simpatico e nell’ultima gara contro Savannah State è stato stellare (però… Savannah State), ma la guardia Brad Davison di Wisconsin ha molto di cui battersi il petto nella sconfitta contro Marquette. Ha fatto 0/3 ai liberi nei minuti finali (decisivi perché la partita è andata al supplementare) ed è stato protagonista di uno stupido antisportivo, un pugno nelle parti basse, che ha creato un danno enorme a Wisconsin.
Phinisee, il freshman che non ti aspetti
In occasione delle preview su Indiana i due giocatori sotto la lente erano il freshman delle meraviglie Romeo Langford e il senior atteso all’anno della consacrazione Juwan Morgan. Invece zitto zitto sta sempre più emergendo Rob Phinisee, giocatore che non ha statistiche di quelle da lustrarsi gli occhi, ma i cui canestri sono già stati decisivi in più occasioni, compresa la vittoria (importantissima per il morale) contro Louisville.
Derby agonistico
La partita tra Iowa e Iowa State, un derby molto sentito, quest’anno è stata una vera battaglia. Rissa sfiorata alla fine del primo tempo. Rissa sfiorata al termine della gara. Giocatori e allenatore di Iowa che si sono rifiutati di stringere la mano agli avversari a fine gara (non è la prima volta per l’iroso coach Fran McCaffery). Ah già, poi oltre a darsele di santa ragione hanno anche giocato e in campo Iowa è tornata a ribadire che quest’anno farà sul serio. Prestazione monstre di Tyler Cook, di cui vi abbiamo già parlato, da 26 punti con 12/16 dal campo e 11 rimbalzi e pratica archiviata 98-84.
C’è vita in Minnesota
Dopo la provvidenziale vittoria contro Nebraska sono arrivate altre due vittorie convincenti per i Golden Gophers, che hanno così allontanato le pressioni dei critici (ci sono gli avvoltoi che hanno puntato la panchina di coach Richard Pitino). La nota positiva è che, complice l’assenza di Dupree McBrayer (volato a casa dopo la morte della madre), Pitino ha dovuto dare minuti al sophomore Isaiah Washington, che ha risposto alla grande (14 punti e ben 13 assist). Un’arma in più per Minnesota.
Il resto in pillole
Michigan. Torneremo a parlarne quando ci sarà qualcosa degno da raccontare. Per ora resta imbattuta e tra le più forti della stagione
Michigan State. Dalla sconfitta contro Louisville 3 W consecutive, sempre con protagonisti differenti. Di nuovo in crescita
Ohio State. Sarà un osso duro per chiunque la affronterà in stagione. Due vittorie “da pronostico” contro Minnesota e Illinois.
Nebraska. James Palmer ha disintegrato Nebraska quasi da solo(30 pt con 3/5 e 6/7). Inarrestabile. Se prende fuoco lui son dolori per tutti
Maryland. La squadra sta cercando il suo equilibrio, ma occhio che il freshman da Nba Jalen Smith sta crescendo di partita in partita.
Penn State. La vittoria contro Colgate dice poco sullo stato di salute della squadra
Northwestern. Discorso simile a quello fatto per Penn State, con la differenza che la vittoria contro DePaul è più significativa.
Illinois. La vittoria contro UNLV ha salvato la squadra dal baratro. Ma c’è tantissima strada ancora da fare.
Rutgers. Fanalino di coda della conference. Si consola con il freshman Montez Mathis che resta molto interessante.