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Da Bueckers a Cubaj, Preseason Top 10 delle migliori giocatrici

Autore: Isabella Agostinelli
Data: 21 Ott, 2021

Sei senior, due junior e due sophomore la cui rivalità è destinata ad infiammare i prossimi tre anni della NCAA femminile. Partendo dal fenomeno Paige Bueckers, ecco quali sono le giocatrici da tenere d’occhio per la stagione 2021-2022. Con una nota tricolore che non può che renderci orgogliosi.

1. Paige Bueckers

UCONN – G – So – 180 cm
20.0 PTS, 5.8 AST, 46.4 3FG%

Il fatto che si piazzi prima in Division I per win-shares (12.9) fa ben capire il ruolo centrale che ha avuto nel suo primo anno a UConn. La scorsa stagione è stata infatti la guida, il motore e il braccio armato delle Huskies. Ma coach Auriemma avverte: “deve migliorare e ancora tanto. Non intendo solo in campo. Deve raggiungere un livello di competitività ancora maggiore”. In fondo, a Storr, le aspettative sono sempre alte. La National Player of the Year, dopo l’operazione alla caviglia, è pronta ad una nuova stagione da record.


2. NaLyssa Smith

BAYLOR – F – Sr – 188 cm
18.0 PTS, 8.9 REB, 56.1 FG%

É una delle giocatrici più complete del panorama femminile, efficace in entrambi i lati del campo e con una visione di gioco innata. Sa gestire infatti la palla come le migliori guardie, ha un ottimo tiro dalla media distanza, è piena di energia ed è dotata di grande velocità per guidare le compagne in transizione. Ma ha la stazza e le capacità per essere un baluardo della difesa. In lizza per la prima scelta assoluta del prossimo Draft, sarà lei il centro nevralgico del gioco di Baylor.

3. Aliyah Boston

SOUTH CAROLINA – F – Jr – 198 cm
13.7 PTS, 11.5 REB, 2.6 BLK

Che avesse la stoffa da leader lo ha messo subito in chiaro nella prima partita in Division I: una tripla doppia all’esordio non si era mai vista nel campionato femminile. E da lì non si è più fermata. Ha già vinto per due anni consecutivi il Lisa Lesley Award come miglior centro della nazione (è al secondo posto nella SEC per rimbalzi)  ma il suo impatto è devastante anche in attacco, soprattutto in tandem con Zia Cooke. Completa il profilo un ottimo ball handling e una velocità di piedi che la rendono un centro molto dinamico.

4. Caitlin Clark

IOWA – G – So – 183 cm
26.7 PTS, 7.1 AST, 40.6 3FG%

Punti, assist, rimbalzi: Caitlin Clark offre il pacchetto completo. Miglior tiratrice dell’intera D1, sembra che nessuna distanza le sia proibita. Ha una visione di gioco sopraffina e ciò le permette di distribuire al meglio i palloni ed innescare le sue compagne al momento giusto. Senza dimenticare quel carisma che l’ha fatta diventare da subito la leader delle Hawkeyes. Sarà sicuramente fra le principali rivali di Paige Bueckers per contendersi i premi come migliore giocatrice.

5. Haley Jones

STANFORD – G – Jr – 186 cm
13.2 PTS, 7.4 REB, 54.6 FG%

Stanford non avrebbe vinto il Titolo lo scorso anno senza Jones. La sua performance nelle Final Four (con 20.5 PTS e 6.0 REB) è stata brillante e soprattutto decisiva: suo il tiro che ha dato infatti la vittoria alle Cardinal. Dotata di una versatilità devastante (può coprire facilmente quattro posizioni), è una giocatrice che non può essere incasellata in un solo ruolo. Ha un QI cestistico molto spiccato e fa sempre la cosa giusta, sia che si tratti di un tiro, di un passaggio o portare un blocco. E non ha paura di prendersi le responsabilità nel clutch time.

6. Rhyne Howard

KENTUCKY – G – Sr – 188 cm
20.7 PTS, 7.3 REB, 3.8 AST

Qui la trovate “soltanto” alla 6, vista la concorrenza serratissima, ma Howard è probabilmente la principale candidata alla #1 del prossimo Draft. Lo scorso anno, però, nonostante le cifre notevoli messe insieme, non ha vinto nessun premio e Kentucky è stata eliminata al primo turno sia nella SEC che al Torneo. Il prossimo anno sarà per lei l’ultimo appello per raggiungere le Final Four ed ergersi a regina della NCAA. Ma avrà bisogno di maggiore aiuto da parte delle sue compagne.

7. Ashley Joens

IOWA STATE – F – Sr – 183 cm
24.2 PTS, 9.5 REB, 88.3 FT%

È una delle giocatrici offensive più versatili in circolazione e, notizia buona per coach Fennelly, diventa ogni anno più forte. Leading scorer della Big 12, lo scorso anno ha vinto il Ceryl Miller Award come miglior small foward. La sua arma migliore rimane la velocità di piedi che le permette di crearsi gli spazi per il tiro ed essere una vera minaccia in area. Non a caso, è tra le migliori a rimbalzo della sua conference e finisce spesso in lunetta, tirando i liberi con un invidiabilissimo 88.3%.

8. Naz Hillmon

MICHIGAN – F – Sr – 189 cm
23.9 PTS, 11.4 REB, 62.3 FG%

È stata la prima giocatrice del programma ad essere inserita nella lista delle All-American e lo scorso anno è stata nominata Big Ten Player of the Year. È soprattutto grazie a lei se le Wolverines hanno raggiunto per le prima volta le Sweet 16 e messo negli archivi una delle migliori stagioni degli ultimi anni. Quando poi le sue compagne di squadra non riescono a darle la palla, trova sempre un modo per riuscire a recuperarla: con una media di 4.8 rimbalzi offensivi a partita, è la sesta miglior giocatrice dell’intero Paese in questo fondamentale.

9. Elissa Cunane

NC STATE – C – Sr – 198 cm
16.3 PTS, 8.3 REB, 53.3 FG%

É lei la leader delle Wolfpack. Dotata di una grande stazza, è una giocatrice di post vecchio stile che domina in difesa e subisce molti falli. A differenza di molte sue colleghe nello stesso ruolo, tuttavia, le sue percentuali dalla lunetta superano l’84% (è l’unico centro presente nella top 50). La grandezza di questa giocatrice, sta anche nella capacità di allontanarsi fino alla linea dei tre punti. È anche per questo che con lei in campo l’attacco di NC State è molto più fluido.

10. Lorela Cubaj

GEORGIA TECH – F – Sr – 195 cm
12.5 PTS, 11.5 REB, 1.3 BLK

In molti si aspettavano che sarebbe passata alla WNBA già alla fine dello scorso anno: ha infatti tutti i numeri, la forza e la presenza fisica per giocare tra le pro. Ma la nativa di Terni ha deciso di sfruttare l’extra year di eleggibilità e cercherà di fare un ulteriore passo in avanti con le sue Yellow Jackets. La forza della squadra si basa principalmente sulla difesa, dove la presenza di Cubaj risulta determinante. I suoi numeri – che annoverano anche 14 doppie doppie – le sono valsi infatti il premio come ACC Co-Defensive Player of the Year.

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