Record 24-10
L’università nota al mondo giusto per aver avuto George Clooney tra i suoi studenti arriva per la prima volta nella sua storia alla Big Dance dopo aver vinto la derelitta Horizon League. Classica storia da college basketball quella dei Norse che fino a cinque anni fa erano in Division II e solo in questa stagione hanno completato il passaggio in D I ottenendo la full eligibility, cioè la possibilità di partecipare anche al Torneo. Occasione presa al volo dalla giovane squadra di coach John Brannen che ha approfittato della debolezza della conference per vincerla con un gioco molto ordinato in attacco, una discreta difesa a uomo e una lunga rotazione con 10 uomini sopra i 10 minuti di media. D’altronde, a parte Drew McDonald e Lavone Hollande, tutti gli altri sono role player assolutamente intercambiabili che giocano fuori dall’area e hanno scarso impatto a livello offensivo.
Giocatori da seguire
Lavone Holland è più di metà backcourt, Drew McDonald è praticamente l’intero frontcourt dei Norse che sono arrivati al Torneo sostanzialmente grazie a questi due giocatori. Holland, nominato MVP del torneo della Horizon, è uno jdei pochi giocatori d’esperienza di Brannen ed è la classica guardia realizzatrice anche se un po’ casinista, mentre McDonald è un sophomore finto centro di due metri dotato di un buon semigancio ma anche di mano (sinistra) da 3, come dimostra il suo 40% in stagione.
Pronostico
Nessuna chance di andare oltre la prima partita per i Norse che il loro Torneo l’hanno già vinto e nella storia del college ci sono già entrati.
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