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MM 2022 | #11 Virginia Tech Hokies

virginia tech
Autore: Raffaele Fante
Data: 14 Mar, 2021

La squadra

Un buzzer all’overtime può cambiare la vita e anche una stagione: Darius Maddox e la sua tripla che hanno portato Virginia Tech a superare Clemson nel turno preliminare del Torneo dell’Acc ha dato il via a un improbabile cammino fatto solo di vittorie ed ecco che Virginia Tech è tornata alla Big Dance per il quinto anno consecutivo, ma nel migliore dei modi. Primo titolo della loro storia nella conference più prestigiosa del college basket, gli Hokies sono la seconda squadra dopo North Carolina a rovinare la stagione di coach K ma la loro finale è stata perfetta, così come tutta la settimana al Barclays Center.

Al suo terzo anno, coach Mike Young ha trovato la chimica giusta nel momento migliore, dopo aver perso contro chiunque, da NC State a Boston College all’inizio della conference. Ed è quello che conta davvero in qualsiasi sport: arrivare nel momento decisivo nella miglior forma possibile. Due le chiavi del gioco della sua squadra: tiro da 3 e difesa. Con oltre il 39% da oltre l’arco, sono una delle formazioni più precise della Division I, grazie a gente come Hunter Cattoor che ha letteralmente sepolto Duke con i suoi tiri, e appunto a Maddox che supera addirittura il 50%. In difesa, sono fastidiosi e hanno tanta energia, che si vede anche a rimbalzo. E così, pur non essendo una squadra particolarmente dotata di centimetri, possono dare fastidio a chiunque.

Il tutto funziona grazie a uno dei classici eroi del college basket: Storm Murphy non ha nessun futuro nella pallacanestro ma è il classico giocatore che fa la differenza con la sua leadership naturale. Virginia Tech è quindi una delle squadre più calde della Division I e trovarsela di fronte non sarà divertente per nessuno.

 

I giocatori chiave

Keve Aluma – Sr – PF – 206 cm – 107 kg

Senza ombra di dubbio il giocatore dal maggior talento a disposizione di Mike Young, è il leader per punti e minuti degli Hokies grazie a un sapere cestistico tutt’altro che banale. Bei movimenti in post basso e mano rotonda, non soffre fisici più massicci del suo ed è la seconda arma dell’attacco dopo il tiro da 3. Esperto, atletico, Aluma è un gran bel lungo che potrebbe venire buono da questa parte dell’oceano.

Storm Murphy – Sr – PG – 182cm – 83 kg

Ha deciso di chiudere la sua carriera facendo il salto in una power conference dopo 4 anni a Wofford e ha ritrovato il suo compagno migliore, Aluma appunto, con cui forma una coppia piccolo-lungo di sicuro rendimento. Classico play bianco senza fisico a cui non si dà nessun credito, è invece un classico idolo del college basket non solo per il nome ma per come sta in campo contro gente più grossa, veloce e tecnica.

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