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I dieci migliori Grad Transfer sul mercato

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 22 Apr, 2019

Negli ultimi anni abbiamo visto una vera e propria esplosione del mercato dei transfer tanto da diventare una delle principali attrazioni della off-season collegiale e fonte di ricostruzione di programmi.

Da quest’anno la Ncaa ha deciso di creare un portale dove i giocatori possono inserirsi e decidere di rendersi disponibili al trasferimento. Il processo è semplice: basta compilare un paio di documenti, avvisare il coaching staff ed entro 48 ore tutte le università sapranno che, se interessate, potranno chiamare il giocatore in questione. Se il giocatore dovesse cambiare idea, può spostare il suo nome nella casella “Do not contact” e rimarrebbe così nell’ateneo di appartenenza.

Abbiamo compilato una lista coi migliori dieci graduate transfer – cioè quelli direttamente eleggibili dall’anno prossimo – ancora disponibili.

 

10. TJ Holyfield, Stephen F. Austin

  • (2017-18) 12.9 PTS, 6.4 REB, 54.8% FG

Per tre anni è stato la spina dorsale di SFA ma quest’anno è stato fuori per tutta la stagione a causa di un’operazione alla spalla e l’annata dei Lumberjacks è andata presto a sud. Sono passati dalle 27 vittorie (con partecipazione al Torneo Ncaa) di due anni fa ad una disastrosa stagione da 14 vittorie e un attacco ai limiti dell’indecente (320° per KenPom). La lista di scuole sulle tracce del centro è lunga e piena di sangue blu: Kansas, Miami, Oregon, Texas Tech e Illinois. Le favorite sembrano essere quest’ultime due. I Red Raiders vogliono sfruttare tutto il lustro regalatogli dalle Final Four per rinforzare la squadra, ospitando Holyfield per una visita ufficiale, mentre Illinois ha dalla sua Brad Underwood, il coach che lo aveva reclutato a SFA.

 

9. Terrell Allen, UCF

  • 6.7 PTS, 4.3 AST, 43% FG

Poteva sicuramente durare una partita in più, l’avventura di Terrell Allen in Florida, se solo quei due tiri che hanno danzato sul ferro contro Duke fossero entrati. Il playmaker del Maryland è al secondo cambio di università, dopo Drexel e UCF. Una guardia solida, difensiva e molto votata all’assist in attacco. Nell’ultimo anno ha saputo migliorare anche nel tiro da tre punti: 41% dopo due stagioni da 33%. Per il momento si è mossa solo Georgetown per reclutarlo. Allen la visiterà nel weekend di pasqua. Potrebbe essere la spalla esperta e difensiva da mettere vicino al duo McClung-Akinjo, ma è ancora troppo presto per fare speculazioni su dove andrà.

 

8. Akwasi Yeboah, Stony Brook

  • 16.7 PTS, 7.7 REB, 41.3% FG

Yeboah è stato uno dei migliori realizzatori europei in questa stagione a Stony Brook, grazie ad un fisico davvero fuori scala per una conference come l’America East. Davvero un peccato che i Seawolves abbiano sbagliato la prima partita al torneo di conference contro Binghamton perché potevano essere una mina vagante per la March Madness. La guardia inglese ha optato per il trasferimento dopo che coach Jeff Boals ha deciso di andare ad allenare Ohio University. Yeboah, però, sembra essere destinato verso università più famose e importanti come Wichita State o Rutgers. Il fisico per giocare in Big Ten o in AAC c’è, bisognerà migliorare la selezione di tiro davvero pessima, 33% di media da tre su sei tentativi.

 

7. Max Hazzard, UC Irvine

  • 12.5 PTS, 38.7% 3FG

Il nano spara triple è il protagonista degli incubi di Bruce Weber fino al prossimo novembre. I suoi 19 punti con cinque triple hanno portato UC Irvine a confezionare uno degli upset più annunciati di quest’anno. Ora Hazzard ha deciso di spendere il suo ultimo anno di eleggibilità altrove, probabilmente ad Arizona dove suo fratello Jacob è in squadra come walk-on. Non sarà cosi semplice però per Sean Miller, perché squadre come Gonzaga, TCU, Cal e Pittsburgh sono sulle sue tracce.

 

6. Jahaad Proctor, High Point

  • 19.5 PTS, 33% 3FG, 46% FG

Potrebbe essere uno dei pezzi pregiati di questa ondata di transfer. Eric Musselman, appena arrivato ad Arkansas, vorrebbe dargli le chiavi del suo attacco come ha fatto con i gemelli Martin, mentre Matt Painter vorrebbe rimpiazzare Carsen Edwards con lui. Jahaad Proctor è uno scorer di razza, capace di segnare su tutti e tre i livelli e grosso fisicamente per reggere l’impatto con le high major. Un po’ in discesa le sue percentuali da tre, soprattutto perché ad High Point le responsabilità erano tutte sulle sue spalle.

 

5. Chris Clarke, Virginia Tech

  • (2017-18) 8.2 PTS, 6.3 REB, 3.0 AST

L’addio di Buzz Williams, direzione Texas A&M, ha provocato un fuggi fuggi generale da Virginia Tech. Ben quattro giocatori sono entrati nel portale di trasferimento, tra cui Chris Clarke, ala che quest’anno non ha giocato per via di un’accusa di possesso di marijuana. Nel 2018, Clarke è arrivato alle spalle di De’Andre Hunter nella corsa al Sesto Uomo dell’Anno e questo vi fa capire che tipo di giocatore è. Cambia il ritmo della partita con la sue energia, è un all around di grandissimo spessore. Si sa ancora poco delle sue papabili candidate ma sicuramente sarà un giocatore molto conteso.

 

4. Admon Gilder, Texas A&M

  • (2017-18) 12.3 PTS, 39.1% 3FG, 46% FG

Fuori per un anno a causa di un infortunio al ginocchio, anche lui non giocherà per Buzz Williams quest’anno. Gilder è stato uno dei pezzi pregiati della Texas A&M che arrivò alle Sweet Sixteen due anni fa. È una guardia piccola ma massiccia, tosta in difesa e con un ottimo tiro in attacco. Si dice che Calipari lo voglia nella sua squadra, dopo aver già preso Nate Sestina, altro grad transfer arrivato da Bucknell.

 

3. Justin Pierce, William & Mary

  • 14.9 PTS, 8.9 REB, 46.4% FG

Pierce è un giocatore particolare che fa gola a molte squadre (Notre Dame, North Carolina e Michigan sono fra le sue pretendenti). Un’ala dall’ottima visione di gioco (4.1 assist di media), ma anche dal grande fisico e dal fiuto per i rimbalzi. Difficile vederlo giocare da 5 perché supera appena i due metri, ma potrebbe essere uno stretch 4 di livello. La meccanica di tiro c’è, la selezione non è un problema perché tutti i brutti tiri che ha preso in stagione verranno “ripuliti” dal maggior talento che troverà attorno a sé.

 

2. Rayjon Tucker, Arkansas Little Rock

  • 20.3 PTS, 41.1% 3FG, 49.1 FG%

Grandissimo salto dal secondo anno a Florida Gulf Coast a quello passato a Little Rock. Uno dei migliori realizzatori in assoluto, fra i più efficienti ed efficaci che ci siano. Grande tiratore – innescato da altri o anche dal palleggio – ma pecca in visione di gioco. Si è dichiarato per il Draft ma lascia la porta aperta per quanto riguarda l’opportunità di rimanere al college e magari approdare in un top team. West Virginia, Auburn, Memphis e Iowa State lo vorrebbero e ognuna delle quattro pretendenti sembra avere un sistema adatto per far emergere le sue qualità.

 

1. Kerry Blackshear Jr., Virginia Tech

  • 14.9 PTS, 7.5 REB, 50.8% FG

Il graduate transfer più ambito della piazza. Tutti lo vogliono perché potrebbe alzare l’asticella delle ambizioni per molte squadre. Kentucky e Michigan State lo cercano per sostituire i partenti verso il Draft; Arkansas, Cal, UNLV e Nebraska per far ripartire i propri programmi e Florida per candidarsi ad una grande stagione. Blackshear è una forza della natura sotto canestro, grazie al suo fisico e all’agilità con cui riesce a muoversi mentre in difesa sa come proteggere il ferro. Un pezzo da 90 per chiunque riuscirà ad accaparrarselo.

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