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East – Purdue a fatica, West Virginia facile

Loving Vincent

Purdue ha sofferto, si è ripresa, è andata in doppia cifra di vantaggio, ha tremato dalla paura per il rientro di Butler e poi ha vinto 76-73 grazie alla tripla decisiva di Dakota Mathias a 14 secondi dalla fine. Senza Isaac Haas, che non ha ricevuto il permesso dalla Ncaa per giocare, i Boilermakers hanno sofferto la difesa aggressiva di Butler che ha chiuso bene l’area e le ricezioni post, e Carsen Edwards, dopo due bombe nei primi tre minuti, ha faticato per tutta la partita, chiusa con 4/17 al tiro.

É visibilmente mancata una presenza fisica, anche se il freshman olandese Matt Haarms ha comunque fatto la sua buona figura, ma Haas è semplicemente un’altra cosa. I Bulldogs, poi, sono stati come sempre il classico gatto appeso alle palle che non si stacca mai, guidati da Kelan Martin che ha chiuso la sua carriera collegiale con l’ennesima prova da leader (29 punti) qual è sempre stato. L’azione decisiva, però, l’ha giocata molto meglio Purdue, liberando alla perfezione un tiratore dal 46% abbondante da 3 come Dakota Mathias 

 

Ma l’autentico protagonista per Matt Painter è stato Vincent Edwards, autore di una stoppata decisiva nei minuti finali, alla Lebron per capirci, e di 20 punti frutto di un 6/8 al tiro. Per il secondo anno di fila, Purdue approda alle Sweet 16, dove incontrerà Texas Tech.

 

West Virginia domina il derby

Una sorpresa e basta: Marshall non ha ripetuto l’upset riuscito contro Wichita State e, nel derby statale contro West Virginia, si è spenta troppo presto e troppo male. Peccato, perchè la partita era iniziata così e ci si aspettava ben altro

 

E’ stato questo però l’unico canestro dal campo del primo tempo di Jon Elmore, leader dei Thundering Herd, arrivato all’intervallo con più perse (6, 8 alla fine) che punti (5). E senza il suo primo realizzatore, la squadra di Dan D’Antoni ha retto pochi minuti e poi è stata spazzata via dalla difesa di Bob Huggins e dalla fisicità dei Mountaineers

 

Il conto dei rimbalzi è stato 40-24 e un parziale di 19-0 ha chiuso la pratica per West Virginia già nel primo tempo e molto, ma molto più facilmente di quanto si pensasse. Mvp della gara? Jevon Carter, e chi l’avrebbe mai detto, con 28 punti in 29 minuti, 5 assist e 5 recuperi. E altro che Collin Sexton, ora Jalen Brunson e Villanova sono attesi da una vera prova.

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